Nations in salita per l’Italia: la Germania sbanca San Siro

Nella foto: Luciano Spalletti rammaricato (foto Salvatore Fornelli)

Massimo Ciccognani

MILANO Le vie del Mondiale diventano più complicati per l’Italia che cede il primo round contro la Germania nell’andata dei quarti di Nations League. Vincono in rimonta i tedeschi (2-1) che ribaltano l’Italia dopo un primo tempo giocato molto meglio dagli azzurri. Nella ripresa la trasformazione tedesca, che ha fatto valere tecnica e muscoli, ma anche due debolezze nostrane, con Kleindienst e Goretzka che la ribaltano e consegnano a Nagelsmann il successo che vale tanto in ottica ritorno. Ha vinto la squadra più tecnica, uscita fuori alla distanza, complice anche due errori della retroguardia azzurra che si è fatta trovare totalmente impreparata. Domenica a Dortmund il ritorno, con l’Italia chiamata all’impresa. Ma contro questa Germania, non sarà facile.

Le scelte Pubblico delle grandi occasioni al “Giuseppe Meazza” di Milano per l’andata dei quarti di Nations League tra Italia e Germania, la madre di tutte le partite. Una storia infinita. Spalletti conferma il suo 3-5-1-1. In prima linea c”è Kean con Raspadori a sostegno. A centrocampo i tre interpreti centrali sono Barella, Rovella e Tonali, sugli esterni agiscono Politano e Udogie. Confermato anche il pacchetto difensivo davanti a Donnarumma formato da Di Lorenzo, Bastoni e Calafiori. Nagelsmann schiera invece la Germania 4-2-3-1: in prima linea c’è Burkardt, alle sue spalle Amiri, Musiala e Sané. Gli intermedi sono Gross e Goretzka. Tra i pali c’è Baumann, i centrali sono Rudiger e Tah con Kimmich a destra, Raum dalla pèarte opposta. A San Siro direzione di gara affidata al francese Letexier.

Subito Tonali Una bella nazionale chiude avanti la prima frazione grazie al gol in apertura di Sandro Tonali. Il tempo di far sfogare la Germania partita forte. Poi, ecco l’Italia. Primo affondo e gol. Barella innesca Politano che mette in mezzo, velo di Kean, palla all’ex Milan che apre il piattone e mette dentro: 1-0 dopo appena sei minuti di gioco. La Germania predilige il palleggio e l’Italia lascia fare. Tanto possesso palla per i tedeschi che però non si sono mai fatti vedere con pericolosità dalle parti di Donnarumma. L’esatto contrario dell’Italia che prima con Tonali, poi con una conclusione rabbiosa di Kean, hanno severamente impegnato Baumann. Solo qualche timido accenno di reazione da parte tedesca con Musiala e Goretzka, ma nulla più. Azzurri meritatamente avanti.

Kleindienst e Goretzka la ribaltano Nagelsmann cambia all’intervallo inserendo Schlorbeck e Kleindienst. Ed è proprio quest’ultimo, al primo affondo, a rimettere la partita su binari di parità con un colpo di testa sotto misura su centro di Kimmich, ma con la responsabilità di Bastoni e Di Lorenzo che se lo perdono in piena area. Tutto da rifare. Dentro Ricci e Bellanova. I tedeschi pressano alto, azzurri che quando escono costruiscono un’altra ghiotta occasione con Kean, palla di poco alta. Raspadori ha la palla buona, ma incrocia male la palla del possibile vantaggio. Fuori Raspadori, dentro Maldini per l’ultimo assalto. Ma la beffa è dietro l’angolo e si materializza su un colpo di testa sul primo palo di Goretzka che corregge in rete da calcio d’angolo, mettendo fuori causa la retroguardia azzurra: 2-1 Germania. E’ il gol che decide la sfida e regala ai tedeschi un successo che va oltre quanto fatto vedere in campo. Francamente, l’ìItalia, meritava qualcosa di più.