Delirio Atalanta, poker ad una piccola Juve

Nella foto: l'esultanza di Retegui (foto Daniele Buffa/Image Sport)

Augusto Riccardi

La Juve cercava certezze, le ha trovate invece l’Atalanta passata all’Allianz Stadium in maniera imperiosa. Non solo per il 4-0 finale con il quale ha vinto la gara, quanto per qualità e gioco espresso. La Juve ne esce con le ossa rotte. Voleva i tre punti per continuare ad inseguire il sogno scudetto, ma è uscita dal campo umiliata, offesa e strapazzata da una Atalanta assoluta padrona del campo. La sblocca Retegui su calcio di rigore assegnato per un intervento col braccio in area di McKennie. La Juve non si fa vedere, mentre è la Dea a sfiorare il raddoppio in chiusura di tempo. Prima Lookman centra il palo. poi lo stesso attaccante nigeriano chiama agli straordinari Di Gregorio che si salva con un miracolo e poi chiude su una conclusione rabbiosa di Zappacosta.  Fischi per la Juve al rientro negli spogliatoi, comprensibili, perchè in campo, s’è vista solo l’Atalanta.  E il dominio continua nella ripresa. Di Gregorio respinge su Lookman, palla che arriva a De Roon che solo all’altezza del dischetto infila sotto l’incrocio: 2-0. Imbarazzante la fase difensiva bianconera. La Juve non ha neppure la forza di reagire, Atalanta che attacca con tanti uomini e trova il facile 3-0 con Zappacosta che dopo un triangolo con Kolasinac, beffa Di Gregorio. Ma non è finita perchè Lookman fa calare il poker e il gelo totale su Torino. Indecorosa sconfitta della Juventus, ma questa Atalanta ha numeri per arrivare fino in fondo. Inter e Napoli, sono avvertite.