Premier. Crisi senza fine per il City, il Liverpool vola a +11

Nella foto: l'esultanza di Momo Salah (foto Imago/Image Sport)

Daniele Oliviero

Quest’anno Natale è passato in anticipo sul tetto del Liverpool. Già, perché al primo del mese di dicembre, la capolista si ritrova a +9 dalla seconda, e lo fa superando senza troppe noie i rivali del City. Ad Anfield si spengono le luci dopo 90 minuti di grande calcio dei Reds, che danno una lezione ai Citizens con Gakpo nel primo tempo, per poi chiuderla con Salah nella ripresa. Si spengono le luci anche per il City, che oramai va a braccetto con la crisi che la porta a +11 dalla vetta. Guardiola sprofonda al quinto posto, con il Brighton che si impossessa del quarto per differenza reti, e adesso la sua situazione potrebbe essere messa in dubbio. Di dubbi invece ne ha pochi Slot, che sale a quota 34 con 9 punti di distacco dal secondo posto occupato da Chelsea e Arsenal.

Troppo Liverpool per il City

Il City scende in campo con il piede sbagliato, il Liverpool con quello giusto. Come il combattimento tra un pugile esperto e uno timido alle prime armi, una raffica di colpi si scaglia contro gli ospiti, che fanno fatica ad alzare gli scudi e trovare una soluzione. Szoboszlai è solo il primo dei tanti che scambia la porta di Ortega per un tiro al bersaglio, ma in questo caso la sua conclusione trova una decisa respinta. Poi Van Djik prende l’ascensore per incornare di testa ma trova il palo a infrangere i suoi sogni. L’appuntamento con il gol però è solo rimandato di qualche minuto per i Reds, che dopo 12 minuti la sbloccano con Gakpo; Salah mette in mezzo, e l’olandese non deve fare altro che scartare un cioccolatino delizioso a porta sguarnita (1-0). Ma il problema dei Citizens viene dopo; della loro reazione non c’è traccia. Imbambolati e in balia del proprio destino, concludono il primo tempo con un solo tiro nello specchio e tanta paura. Una spinta di orgoglio arriva nella ripresa, ma rimane comunque insufficiente per colmare il dominio dei Reds. Van Djik diventa immarcabile sulle palle inattive, e per la terza volta sfiora il raddoppio su palla inattiva. Tutto da rifare anche quando Salah approfitta di un erroraccio di Akanji per presentarsi da solo davanti al portiere, ma spara alto. L’egiziano rimane il cuore pulsante della squadra. Ed è sempre lui a siglare il rigore che mette il punto esclamativo sopra gli ospiti. Azione personale di Diaz che davanti porta viene steso da Ortega, con l’arbitro che fischia un nettissimo rigore. Salah dal dischetto tira a destra, il portiere ci arriva ma il tiro è troppo angolato. È 2-0, e tanti saluti al City. Ciliegina sulla torta per l’egiziano che sigla il suo 360esimo gol in carriera. Il triplice fischio vede Anfield festeggiare in un grande abbraccio rosso, mentre il City di rosso vede un altro risultato negativo che potrebbe mettere nei guai Guardiola.

Il Chelsea stende l’Aston Villa, Zirkzee e Rashford per il riscatto dello United

Si passa da una partita all’altra, ma senza perdere l’aroma dello spettacolo. Il Chelsea si sbarazza dell’Aston Villa con un netto 3-0, iniziato da Jackson proseguito da Fernandez e concluso dal solito Palmer. Blues conquistano il secondo posto ad ex equo con i cugini dell’Arsenal. All’Old Trafford dilaga anche lo United contro l’Aston Villa (4-0). Protagonisti i due centri a testa di Rashford e Zirkzee, con quest’ultimo che spezza un digiuno iniziato dalla prima giornata. Con la prima vittoria di Amorim in panchina, i Red Devils risalgono piano piano la china arrivando al nono posto, ma c’è ancora tanta strada da fare per ritornare ad agganciare almeno la zona Europa. Il Tottenham invece viene sgambettato dal Fulham (1-1). Nonostante il vantaggio di Johnson nel secondo tempo le Cottagers la riprendono con Cairney, poi espulso nel finale. 

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