Il Barça sbanca il Bernabeu: 4-0 al Real Madrid

Nella foto: Robert Lewandowski (foto Imago/Image Sport)

Massimo Ciccognani

MADRID Ci sono sconfitta e sconfitte, ma quella subita stasera dal Real Madrid nel suo tempio nel Clàsico contro il Barcellona, è pesante e rischia di lasciare il segno. Al Bernabeu finisce 4-0 per la squadra di Hansi Flick: decidono la doppietta di Lewandowski e i personali di Yamal e Raphinha. Nel calcio vince chi segna e poco importa se fai la partita, la domini per larghi tratti, ti divori l’impossibile. Il Real spreca, il Barcellona cinico la punisce in una ripresa dove si concentrano emozioni e gol. Gran primo tempo, sulla difensiva, ma con l’accortezza di chi sa il fatto suo, con una difesa alta che sistematicamente manda in offside i giocatori di Ancelotti. Il Madrid attacca, sfiora a ripetizione il gol, ma non graffia. Nella ripresa, bastano centoventi secondi al Barcellona per chiuderla, per mettere in ginocchio il Real e dilagare. Real troppo alto, preso in controgioco per la doppietta di Lewandowski che ragala la fuga al Barcellona che stasera a sale a +6 sui rivali di sempre. 

Le scelte L’emozione si chiama Clàsico. La Spagna si ferma per la madre di tutte le partite. C’è Real Madrid-Barcellona. Emozioni in un Bernabeu sold out. Colpo d’occhio eccezionale. Carlo Ancelotti continua con problemi di emergenza in difesa dopo gli infortuni che hanno fermato Coutois oltre a Rodrygo. Blancos in campo 4-3-1-2, con Jude Bellingham alle spalle di Vinicius e Mnappè. In mezzo Tchouaméni, Camavinga e Valverde. Tra i pali c’è Lunin, centrali Militao e Rudifer, con Lucas Vazquez e Mendy esterni. Nel Barcellona (4-3-3), Flick lascia ancora in panchina l’ex Juve Szczęsny e tra i pali conferma Inaki Pena. Davanti a lui Koundé, Iñigo Martínez, Cubarsí e Balde. In mezzo Casadó, Pedri e Fermín, mentre davanti il terzetto formato da Lamine Yamal, Lewandowski e Raphinha. Al Bernabeu fischia José Maria Sanchez Martinez, il direttore di gara che con qualche polemica, diresse l’ultimo derby contro l’Atletico. 

Gol annullato a Mbappè Un primo tempo folle. Più che al Bernabeu sembrava di essere al Jeddah Corniche Circuit, il più veloce della Formula 1. Ritmi vertiginosi, con il Real a fare la partita e creare almeno quattro occasioni nitide. Barcellona raccolto dietro, ottima linea difensiva, tanto da mandare per ben otto volte i calciatori del Real in offside. Il Real sul piano del gioco l’ha dominata, ma il muro eretto da Flick, con qualche rischio, regge. Subirto occasione per Mbappè che chiude sul primo palo con palla fuori di un nulla. Meglio il Madrid in fase di palleggio, briciole per i blaugrana che provano a colpire nell’unica occcasione in cui il Real è uscito male, ma Yamal ha mandato sopra la traversa. Poi, monologo Real Madrid, con il bellissimo gol di Kylian Mbappè che parte da destra e infila la porta blaugrana. L’arbitro convalida, ma interviene il Var: posizione di leggerisismo fuorigioco e gol annullato.

Dominio blaugrana Dentro De Jong per Lopez nel Barcellona. Il Real ricomincia da dove aveva lasciato, attaccando, con il Barcellona solo in ripartenza. Accorta e intelligente l’atteggiamento tattico dei blaugrana che in due minuti mandano in frantumi i sogni del Real. Casado trova Lewandowski tra le linea con la difesa del Real alta e solo davanti a Lunin il polacco non sbaglia con un piatto sul primo palo. Il Real accusa il colpo. Passano appena due giri di lancette e il Barcellona trova il raddoppio ancora con Lewandowski che di testa sfrutta un centro di Balde e fa 2-0. Fuori Tchouaméni, dentro Luca Modrid con mezz’ora ancora da giocare. Mbappè ha subito la palla per riaprirla ma si fa ipnotizzare da Inaki Pena. Entra in scena anche Dani Olmo nel Barcelloma, mentre segna ancora Mbappè ma anche stavolta si alza la bandierina e in controgioco Lewandowski, a porta vuota, centra la base del palo. Nopn c’è un attino di tregua. Ora il Barcellona, forte del doppio vantaggio, gestisce e riparte con i tempi giusti. Real in affanno. Lewandowski sbaglia ancora sotto misura. Modric pennella, Bellingham conferma il suo momento no e a porta vuota manda fuori. Inaki Pena chiude ancora su Mbappè, con il Real che attacca ma continua a sprecare. Troppo, e contro i talentuosi blaugrana non te lo puoi permettere, mentre il Barcellona allunga ancora e trova il terzo gol con la stellina Lamine Yamale. Fine dei giochi, anzi no, perché la difesa del Real continua a commettere ingenuità imbarazzanti e Raphinha in controgioco cala il poker. Stravince il Barcellona, con merito, per aver giocato una partita ragionata, tatticamente irreprensibile. Il Real ha sprecato troppo quando la partita era inchiodata sullo 0-0, ma ha pagato una difesa poco attenta che ha concesso troppo ai blaugrana. Che non hanno perdonato. La stagione è lunga, la stanotte il Barcellona vola a +6 in classifica.