Stefano Sale *
Orgoglio Pisilli. Dopo l’esordio in Serie A ed il primo gol con la maglia della Roma arriva un altro traguardo importante. Convocato da Spalletti e subito in campo con maglia della Nazionale maggiore. Esordio a sorpresa col Belgio, senza paura, con tanta personalità e soprattutto con tanta umiltà. Un successo meritato. Un grazie a chi l’ha scoperto, da Bruno Conti ad Alberto De Rossi, a Josè Mourinho che lo ha promosso in prima squadra, a Daniele De Rossi che lo ha definitivamente lanciato. Juric ringrazia. Un percorso straordinario per un calciatore che sembra avere la voglia e la testa giusta per diventare un calciatore molto importante. Un probabile Capitan Futuro, romano e romanista. Un mio auspicio.
Chi non attraversa invece un buon momento è il nostro attuale Capitano, anche lui romano e romanista. Da tempo oggetto di critiche in maglia giallorossa, Lorenzo Pellegrini finisce la sua partita col Belgio per un brutto fallo da dietro che gli costa il rosso diretto. Nel suo stadio. Tra l’altro autore di una buona prestazione fino a quel momento. Come tutta l’Italia. Sta di fatto che poi prendiamo subito gol e perdiamo il bandolo della matassa. Non è fortunato.
Un po’ come la Roma in quel di Monza. Un gran primo tempo, tanto possesso, tante occasioni e tanti tiri verso la porta avversaria, ma ancora una volta manchiamo di lucidità, precisione e cinismo. Ma anche per il solito scandalo arbitrale. Regole stravolte, interpretazioni ad-hoc, con due pesi e due misure. Stavolta, in controtendenza con il modus- operandi dei Friedkin, finalmente un dirigente si presenta per protestare davanti ai microfoni. Il povero Ghisolfi ha fatto quel che poteva, in francese, ma serve ben altro con questi signori arroganti. Èd è strano che dalla notte di Budapest in poi, con il grande furto, la società è sempre rimasta in silenzio, l’unico che ci metteva la faccia a difenderci dai soprusi era il tanto vituperato signore di Setubal. Che ricordiamo, a Roma ha portato 1 coppa e mezza in due anni. Diciamo pure 2.
Visto cosa hanno fatto a Mourinho, forse non servirà a nulla, ma alla Roma serve comunque gente di polso, a metterci la faccia in TV, a rappresentarci nelle stanze del potere, a lamentarsi nei piani alti della politica sportiva italiana. Gente alla Marotta o anche alla Ibrahimovic, senza peli sulla lingua. Boniek, Nela, Totti, o anche non romanisti, fate voi. Non importa. Abbiamo tanto da recriminare fin qua. Ci hanno già tolto 3 rigori netti, Empoli, Genoa, Monza. Abbiamo perso 4-5 punti a occhio e croce. Anche per colpa nostra, certo. Ma intanto dateci il nostro. Poi pensiamo al gioco, ai moduli, agli infortunati, al quarto posto, al mercato, alle bandiere ammainate, ai comunicati farlocchi, ai dirigenti che non ci sono, a Lina, a Dan, a Pietralata, all’Everton, e pure agli arabi. Ma intanto dico solo Forza Roma. Sempre.
*Roma Club Dublino, tifoso Roma