Paolo Dani
Niente finale di Champions League a Milano nel 2027. Lo ha deciso la Uefa in seguito all’incertezza che regna sul futuro dello stadio “Meazza”. Questo il comunicato ufficiale di Nyon: “Poiché il Comune di Milano non ha potuto garantire che lo stadio di San Siro e le aree circostanti non sarebbero state interessate da lavori di ristrutturazione nel periodo della finale di UEFA Champions League del 2027, è stato deciso di non assegnare la finale a Milano e di riaprire il processo di candidatura per designare una sede adeguata, con una decisione attesa per maggio/giugno 2025”.
Una decisione che era nell’aria, sottolineata dallo stesso sindaco Sala, non in grado di garantire risposte certe alla Uefa. Ma l’Italia non vuole perdere l’occasione tanto che il presidente della Federcalcio, Gabriele Gravina, è pronto a proporre come alternativa lo stadio Olimpico di Roma. Il segretario della Uefa, Federico Marchetti, non lo esclude. “La Uefa riaprirà un processo di candidature nei prossimi giorni. Se l’Italia vorrà partecipare, proponendo una sede compatibile e disponibile nel 2027, potrà farlo. Ma noi dobbiamo per forza passare da un processo di candidature. Milano è una grande sede, San Siro è uno stadio iconico: è ovvio che non fa piacere non poter procedere, ma l’assegnazione era subordinata alla conferma che lo stadio sarebbe stato disponibile. La finale di Champions è un evento molto importante, esigente e non è compatibile con i lavori in corso. Preoccupazione per gli stadi italiani? L’hanno espressa tutti. Sappiamo che ci sono delle cose che devono succedere, speriamo succedano”.