Armando De Paolis
MILANO Dopo sei derby vinti, la storia la riscrive il Milan che torna a vincere la stracittadina battendo con coraggio l’Inter grazie ad un gol di Gabbia quando mancava solo un minuto alla fine. Pulisic sblocca, Dimarco la riprende. Nella ripresa cresce il Milan che cerca con più insistenza la vittoria e la trova al tramonto della sfida grazie all’incornata di Gabbia, che riabilita il Milan e spedisce all’inferno la squadra di Inzaghi.
Le scelte Ed eccolo il derby di Milano, la partita, che vale tantissimo. Per i campioni d’Italia che vogliono provare l’allungo e spedire sempre più all’inferno i cugini, per il Milan che deve risorgere dalle ceneri di un inizio mortificante e per Paulo Fonseca che stasera si gioca tutto. Proprio Fonseca rivede l’assetto del suo Milan (4-4-1-1) con Abraham alle spalle di Morata. Dietro, c’è Gabbia accanto a Tomori, cin Emerson e Theo Hernandez esterni. In mezzo Pulisic, Fofana, Reijnders e Leao. Non cambia invece Inzaghi, solito 3-5-2, con Lautaro Martinez e Thuram in prima linea. Dietro spazio a Pavard, Acerbi e Bastoni. In mezzo Barella, Calhanoglu e Mkhitaryan, con Dumfries e Dimarco larghi sugli esterni. A San Siro, derby numero 240, fischia Maurizio Mariani.
Pulisic-Dimarco accendono il derby La 240esima sfida tra Inter e Milan, non tradisce le attese. E’ un derby caldissimo e acceso, in campo e sugli spalti. L’avvio è rossonero, grande spinta, temperamento che non fanno difetto ai rossoneri, mentre l’Inter parte troppo contratta. Il derby si sblocca subito: Pulisic è indemoniato e dopo il gol al Liverpool, si ripete. Ruba palla a Mkhitaryan forse aiutandosi con un braccio, e vola verso la porta di Sommer, saltando come birilli i nerazzurri. Alla fine anticipa Pavard e fa secco il portiere svizzero. L’Inter si sveglia e riprende a tessere il suo gioco, anche se fa fatica ad imporlo. Basta un guizzo e i campioni la riprendono. Barella apre per Dimarco che chiede il triangolo stretto a Lautaro, con l’argentino che filtra nello spazio per l’esterno che di mancino infila sul secondo palo: 1-1 e parità ristabilita. Intervallo.
Decide Gabbia Il Milan vuole i tre punti per riabilitare la sua stagione e l’approccio della ripresa è decisamente migliore a quello espresso dai nerazzurri. Sommer chiude sull’incornata di Leao, poi esce a valanga su Abraham. La partita decolla, il Milan è però più coraggioso e ancora Sommer a chiudere lo specchio della porta. Poi Mariani dice che rigore per un presunto tocco in area di Lautaro, ma dopo la visione al monitor rivede la posizione. Giustamente. Le squadre si allungano, ma il Milan sembra averne più dei nerazzurri. Sommer si immola su Leao, poi Abraham sfiora il colpo grosso, palla fuori di pochissimo. L’Inter si abbassa, il Milan spinge ventre a terra e ad un minuto dal novantesimo, la indirizza in maniera definitiva. Punizione di Reijnders, testa di Gabbia, Sommer può nulla. Il Milan si rilancia, l’Inter perde l’attimo e la vittoria rossonera è meritatissima.