Carlo BIanchi
Arriva un po’ troppo presto il derby di Milano? Sicuramente non per l’Inter che reduce dal bel pareggio all’Etihad vuole riscattare l’opaca prestazione in quel di Monza. Troppo presto per il Milan chiamato a rispondere in modo contundente alle critiche che sono piovute addosso agli uomini di Fonseca (foto Mancini). Il tecnico portoghese nato pero in Mozambico e con moglie ucraina (ma questo cosa c’entra?), non si dà per vinto e professa completa fiducia nei suoi uomini. Come potrebbe essere il contrario? D’altronde se fra i dirigenti hai una volpe anzi un boss come lo svedese tanto da far spaventare dei domestici felini sei in una botte di ferro visto che né Galliani, né Berlusconi né Maldini arrivarono a tanto.
Neanche il pifferaio di Hamelin con i suoi ratti sarebbe stato capace di simil trovata. Ma tornando alle cose serie i rossoneri, e questo è innegabile, sono in piena crisi sia per le opache prestazioni in campionato che soprattutto per l’arrendevole comportamento nella prima di Champions contro i Reds. Le polemiche poi sul comportamento di Hernández e Leo non hanno di certo aiutato ma quello che più preoccupa è il caos tattico che dimostra la squadra. Fonseca non è certo un allenatore come si suol dire di polso (neanche Liedholm lo era) ma neppure lo sprovveduto che molti vogliono far credere.
Pioli dall’alto del suo nuovo contratto triennale a 10 milioni annui strappato al club di Cristiano Ronaldo, il saudita Al Nassr, se la ride e ne ha tutte le ragioni. La partita di domenica si preannuncia quindi cruciale per tutti con un Milan che probabilmente dovrà fare a meno dell’infortunato Maignan, ma che schiererà sicuramente il duo franco-portoghese confermando quel Pulisic che fin qui ha offerto il migliore rendimento fra tutti.
Certo che sentire parlare di cambio della guardia a favore di Sarri fa veramente non solo sorridere ma soprattutto preoccupare i tifosi. Il fronte della Beneamata volge invece al bello, il pareggio in terra inglese ha dato un’iniezione di fiducia a tutta la truppa.
Da qui in poi ci si dovrà abituare al turnover di Inzaghi (foto Fornelli)come successo sia a Monza che a Manchester anche se quest’anno assegnare la titolarità ai suoi giocatori è cosa improba. Molti scalpitano in panchina, come Frattesi, Taremi e Bisseck anche in virtù della scarsa forma di Lautaro (troppo pochi 31 giorni di ferie?), Barella che ogni tanto dovrà pure rifiatare per non parlare del duo rispolverato in qualche vecchia soffitta abbandonata Arnautovic-Correa. I favori del pronostico vanno certamente ai nerazzurri reduci da ben sei derby vinti consecutivamente, cosa che il popolo rossonero mal ha digerito.
Sarà questa la settima? Domenica la sentenza anche se per la classifica non certo quella definitiva, mancano ancora troppe partite e siamo solo a settembre. La stagione, statene certi, si farà via via sempre più complicata, speriamo anche avvincente.