Armando De Paolis
Dopo sole due giornate, in testa c’è solo la Juve, unica a punteggio pieno, forte di due 3-0 a Como e Verona, non certo Real e City, ma ugualmente indicativi e che fanno intendere che i bianconeri quest’anno vogliono esserci fino alla fine. Si vede la mano di Thiago Motta: gioco piacevole, arioso, e in attesa dei pezzi di mercato, l’ex Bologna si gode la beata gioventù bianconera. Alla terza allo Stadium, c’è una Roma già al bivio e in crisi di gioco e risultati. Anche qui due giornate sono poche per esprimere giudizi compiuti, ma ai giallorossi, manca qualità. Attesi rinforzi in vari settori. Per ora squadra lenta e prevedibile. La sconfitta interna con l’Empoli è stata accompagnata da borsate di fischi che la Roma deve provare a cancellare. Ma Torino e la Juve, potrebbero già essere un Everest da scalare.
Dietro c’è l’Inter campione, un cammino finora trabquillo escluso il mezzo scivolone di Marassi in pieno recupero. E’ la squadra da battere e lo sanno tutti. Inzaghi sfida l’Atalanta, scottata dalla sconfitta di Torino contro i granata e intenzionata a ritornare sulla cresta dell’onda. Un bel test per cominciare a capire tante cose per le due formazioni.
Annaspa invece il Milan, un pari con il Toro a San Siro in pieno recupero, la sconfitta di Parma e tanti interrogativi sulla squadra e Fonseca. Serve invertire la rotta ma all’orizzonte c’è una trasferta mica facile contro la Lazio nell’Olimpico biancoceleste contro una squadra, quella di Baroni che ha perso malamente a Udine. Due mezze deluse che affidano a questa gara prima della sosta, la speranza di andare al primo intervallo con meno assilli.
Riecco il Napoli, e non poteva essere altrimenti. Verina uno scivolone, rimediato con il secco 3-0 al Bologna che sta facendo fatica enorme: un punto in due partite, con Vincenzo Italiano chiamato a far riprendere quota alla squadra che ha entusiasmato lo scorso anno, ma che ha perso gente come Calafiori e Zirkee, oltre che del timoniere Thiago Motta. Una pesante eredità. Conte si è rpreso il Napoli e con i nuovi arrivi può iniziare la fase di rullaggio e decollo, perché quella azzurra, al pari della Juventus, può essere l’anti Inter. La seconda consecutiva in casa, contro il Parma, può essere l’occasione per volare. Cenno sul Bologna che torna al Dall’Ara a sfidare l’Empoli che a Roma ha avuto vita facile e non sarà la stessa cosa nel teatro bolognese dove la formazione rossoblù dovrà evitare di sprecare molto come accaduto control’Udinese e riprendere quota. Ripetersi è difficile, ma il Bologna, quest’anno impegnato anche in Champions, ha il dovere di riprendere quota.
Curiosità per il Toro, un punto col Milan, tre con l’Atalanta e all’orizzonte la trasferta di Venezia, non facile, ma severo banco di prova per capire quanto sia matura la squadra di Paolo Vanoli. Attenzione alla Fiorentina: anche per i Viola fischi dopo la partita con il Venezia. Squadra che fatica ad ingranare e primi grattacapi per Palladino. I suoi giocano anche bene, ma non monetizzano. Serve maggior concretezza che purtroppo non si compra al calciomercato. La Viola ospita un Monza anch’esso in difficiltà, Palladino contro il suo passato. Bei ricordi, ma adesso il presente si chiama Fiorentina. Intriga, e non poco, il Genoa (pari con l’Inter e vittoria a Monza): ospita il Verona e chiede strada per continuare a sognare. Lecce-Cagliari è già sfida salvezza, con i salentini unici a zero punti. Guai a fallire, ma i sardi non sono così arrendevoli. Infine Udinese-Como, altra verifica per i lariani, ma in Friuli, la vita sarà tutt’altro che facile.