Dybala per rilanciare sogni e ambizioni

Stefano Sale *

Paulo Dybala resta a Roma! Notizia bomba che spiazza tutti, un dietrofront clamoroso quando ormai si pensava di essere ai titoli di coda. Ma facciamo un passo indietro. Paulo va in panchina a Cagliari per “scelta tecnica”. Gli arabi sono qui per trattare. Partita noiosa, prestazione scialba e senza spunti contro una formazione sarda non proprio irresistibile. De Rossi lo mette dentro solo per l’ultimo quarto d’ora. Poi viene congedado dai media, convinti sia tutto fatto. L’offerta faraonica è di 75 milioni casualmente arrivata dopo la scadenza della clausola di 12 milioni a luglio. L’accordo viene trovato col giocatore dopo una lunga tarantella, mentre l’offerta araba alla Roma adesso è solo di pochi spicci. Nonostante tutto, i giornali scrivono che la cessione andrà avanti comunque perche la società ha deciso di risparmiare sui circa 10 milioni lordi d’ingaggio della Joya.

Nel frattempo si apre un dibattito pubblico. Con tante proteste dei tifosi. Putroppo anche con insulti pesanti a Daniele De Rossi, reo di appoggiare le scelte societarie. È giusto mandare via il giocatore più forte che hai in rosa se hai delle vaghe ambizioni? Un beniamino del pubblico, il fuoriclasse che ti fa vincere le partite, che porta soldi tra abbonamenti, sponsor e merchandise. Si diceva che Paulo voleva rimanere, ma se poi la società ti mette alla porta non hai troppa scelta. Ma che alla fine è comunque sempre una questione di soldi, tra procuratori e commissioni. Dybala sarebbe stato tra i 10 calciatori più pagati al mondo ma la sua carriera si chiude in Arabia a soli 31 anni.

Ma allora cosa è realmente successo ieri? Dybala avrà pure rifiutato di trasferirsi in Arabia, ma anche la Roma c’entra qualcosa. Pochi soldi offerti per il cartellino? il tam tam mediatico con i tifosi pronti a contestare allo stadio? Chissà. La verità è che la Roma ha provato a vendere Dybala, per abbassare il monte ingaggi e per sbloccare il mercato. Cento (100) milioni già spesi per i nuovi acquisti tra cui Le Fee, Soulè e Dobvyk, ma soprattutto squadra incompleta con i soliti ruoli ancora scoperti.  È vero che la società sperava di piazzare gli esuberi quali Smalling, Abraham, Shomurodov e Karsdorp ma nessuno si è fatto avanti concretamente. L’idea è di puntare sui giovani, Soulè in primis, chiamato dallo stesso Dybala. Dobvyk è un bomber ma esploso da poco a 27 anni, Le Fee non lo conosceva nessuno e speriamo sono 23 milioni spesi bene. Ora però vediamo chi potrà arrivare da qui al 30 Agosto. 

Tiago Pinto ha dato le dimissioni a gennaio, Ghisolfi è arrivato 6 mesi dopo. Una programmazione che è venuta meno. De Rossi è stato chiaro sul mercato, e quindi non può essere troppo contento finora, ma al contrario di Mourinho per ora non si lamenta. Servono 3-4 giocatori di livello, esterno alto a sinistra, terzino a destra, centrale in difesa ed un centrocampista box-to-box. Che non è Le Fee. Con Bove che è pure in bilico. Ce la faremo a prenderli tutti in così pochi giorni? Ma più che altro, ci sono i soldi? Sono più di 200 giocatori accostati alla Roma quest’estate. Gli ultimi sono Assignon, Boga e DialoÊ». Ma serve ben altro per competere. Magari Danso. Intanto avanti con Celik e Zalewsky. Ma soprattutto con Paulo Dybala. Sugli scudi per l’Empoli. Ci vediamo Domenica. Forza Roma.

*Roma Club Dublino, tifoso Roma