Augusto Riccardi
TORINO Vince e convince la Juve che all’esordio demolisce il Como oltre il risultato finale (2-0) che non dice appieno dello strapotere bianconero. Allo Stadium, decidono i gol di Mbangula e Weah. Bianconeri padroni del campo, autoritari, sempre nel vivo del gioco, campo occupato con l’ampiezza chiesta da Thiago Motta. L’esame, il prino p superato. A pieni voti.
Super Juve
La qualità bianconera è tanta, e se ne accorge ben presto il Como che pure patrte bene, ma che costretto ad alzare bandiera bianca davanti alla tanta energia sprigionata dai bianconeri. A sbloccare una gara dominata, tocca ad un ragazzino, al belga Mbangula, classe 2004, che va in campo a sorpresa al posto di Douglas Luiz. Il centrocampista sfugge in velocità e di destro infila l’incolpevole Reina. Il Como capisce che non è aria, ci prova con giusto coraggio, ma quando la Juve riparte, sono dolori. Vlahovic è animato, ed è bravo ad incrociare sul palo più lontano, Reina è battuto, ma a salvare il Como pensa la deviazione di Barba che spedisce la palla sul palo. Il gol bianconero è però nell’aria. Ed è una perla di Yildiz, con il turco che si infila in mezzo alla difesa lariana prima di mettere in mezzo per Weah che colpisce di sinistro di prima intenzione, palla sotto la traversa e 2-0.
La chiude Cambiaso
Serata stregata per Dusan Vlahovic che cerca il gol, ma non lo trova. Un gol annullato per posizione irregolare di Cambiaso, poi un altro palo di testa dopo la disperazione deviazione di Reina sullo scavetto con il quale il serbo ha cercato il gol. Tris che arriva nel finale, con Cambiaso con un sinistro a giro che lascia di pietra Reina, mentre Vlahovic si fa parare anche l’ultima occasione dal portiere spagnolo. Vince anzi, stravince la Juve. E anche il Como applaude.