Spagna e Inghilterra oltre la storia

Daniele Oliviero

Spesso la storia può essere imprevedibile. È in grado di presentarsi con scenari apparentemente simili, già accaduti, ma in contesti diversi e con un’altra chiave di lettura. Ad 80 anni di distanza dal D-day, il famoso sbarco in Normandia avvenuto nel giugno della Seconda Guerra Mondiale, gli inglesi tornarono ad invadere il territorio tedesco, stavolta in occasione di un evento sportivo come gli europei. Arrivati agli sgoccioli del torneo, gli inglesi si preparano di nuovo a riempire strade, piazze e dintorni di Berlino, e non solo loro. La finale è alle porte, il D-day è vicino. Nella capitale tedesca l’Inghilterra affronterà la Spagna nella cornice d’oro della finale di Euro2024.

All’alba del torneo la formazione inglese era una delle più quotate al titolo, mentre gli spagnoli lo sono diventati andando avanti nel torneo, dimostrando di saper giocare un calcio completo. La Furia Roja ha raccolto i frutti ancora un po’ acerbi dell’era precedente, quella di Luis Enrique, e con le novità portate da De La Fuentes ora sono diventati maturi. Manovre d’impatto e movimentate, grande compattezza di gruppo, e soprattutto il talento dei singoli, molti di loro giovanissimi (l’età media è di 27 anni); questa Spagna ha tutte le carte in regola per la vittoria. Dopo aver conquistato il primo posto del girone B, durante il quale ha dato una lezione di calcio all’Italia, ora tocca anche all’Inghilterra, che è arrivata in fondo con qualche affanno. Nonostante sia arrivata spenta e senza una propria identità, qualche accenno di brillantezza si è visto con l’Olanda, dopo un primo tempo degno di nota, nel secondo ha dato il colpo di grazia alla formazione arancio. Ed ecco che la fiamma della speranza si rianima nei cuori dei tifosi inglesi.

Alle 21 di domani sera l’Olimpyastadium indosserà il suo abito più elegante per la 17esima finale europea. Da una parte una ricca Spagna con cinque trofei, di cui tre europei, dall’altra un Inghilterra speranzosa di agguantare la sua prima gioia in questo torneo. Le finali sono un tiro alla fune in cui l’Inghilterra si è stufata di mollare alle ultime battute, come successe ai rigori del 2021, quando la nostra nazionale fece bloccare in gola quella frase che gli inglesi ripetevano tanto, e che continuano a ripetere tutt’oggi (“It’s coming home”). 

La serata di Berlino sarà un appuntamento con la storia: c’è chi può arricchire il suo folto palmares con un altro splendido traguardo, e chi invece può arrivare a conquistare il suo primo titolo Europeo.

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