Olanda-Inghilterra, vediamo chi brilla

Nella foto: Jude Bellingham - Credit Uefa - (Photo by Matt McNulty - UEFA/UEFA via Getty Images)

Daniele Oliviero

Manca poco. L’Inghilterra è ad un passo dalla finale di Euro2024. Ad un passo, appunto, perché prima di arrivare a Berlino bisogna passare obbligatoriamente a Dortmund, dove bisognerà superare un ultimo ostacolo. Gli inglesi si scaldano per la partita di mercoledì sera al Signal Iduna park contro l’Olanda valevole per staccare il biglietto d’oro verso la finale. Gli olandesi, che hanno superato i gironi come migliore terza con quattro punti, si sono mossi con destrezza per arrivare fin qui. Prima il tris agli ottavi alla Romania, poi il recente ribaltone contro la Turchia di Montella, sorpassando le mezzelune in dieci minuti nel secondo tempo. Ma il percorso dell’olanda non è un caso; il ritorno in una semifinale europea dopo vent’anni è il costrutto di una squadra di valore: un saldo scudo difensivo composto da De light, Van De Ven, Ake, Van Dijk, un centrocampo giovane e talentuoso con Reinders, Gravenberg e Xavi Simons, e un attacco di tutto rispetto come Malen, Gakpo e Zirkzee, che ha debuttato nella gara contro i turchi. La qualità c’è e si è pure vista, ma tenere botta contro l’Inghilterra potrebbe essere molto più complicato di quanto si immagini.

Nell’Inghilterra i talenti non mancano, anche se la semifinale è arrivata con molta fatica. Ai gironi una vittoria e due pareggi, tra cui uno 0-0, poi gli ottavi tirati fino a 120 minuti con una vittoria in rimonta per 2-1 contro la Slovacchia, e l’ultimo contro la svizzera portato persino ai rigori, ma vinti con grande self control e cinismo. Il gioco lento e macchinoso è uno dei principali colpevoli, che costringe alcuni a mettersi in proprio, altri invece vengono messi in ombra. Quest’ultimo è il caso del capitano Kane, che nonostante due gol decisivi rimane ancora poco coinvolto nelle manovre dei suoi compagni, trovandolo spesso spaesato in mezzo al campo. L’assetto tattico avrà bisogno di qualche ritocco per far partire il motore di questa squadra, e se ciò accadesse l’Inghilterra avrebbe tra le mani un’arma niente male, di sicuro provvidenziale in battaglie di un certo calibro come quella contro l’Olanda in cui l’asticella si alza ad un livello superiore.

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