Inghilterra, supplementi di gloria

Nella foto: Jude Bellingham - Credit Uefa - (Photo by Michael Regan - UEFA/UEFA via Getty Images)

Massimo Ciccognani

GELSENKIRCHEN L’urlo inglese alla Schalke Arena. Passa l’Inghilterra che ai supplementari riesce ad avere ragione di una coraggiosa e volitiva Slovacchia. Sembrava non dovesse esserci partita, ed invece c’è stata, eccome. La Slovacchia ha fatto tremare la squadra di Southgate che è andata sotto per effetto del gol di Schranz, l’ha ripresa con un colpo di genio di Jude Bellingham e ha messo la freccia a inizio primo supplementare e spedito a casa la coraggiosa formazione di Francesco Calzona. Tutto in due minuti, che esaltano i Tre Leone che volano ai quarti: ora c’è la Svizzera.

Avanti Slovacchia Aspetti l’Inghilterra ed invece ti trovi davanti una squadra, la Slovacchia, coraggiosa quanto intraprendente che non si fa intimorire dal blasone inglese e comincia a farsi bella sul prato della Schalke Arena. L’Inghilterra non graffia, non ha qualità, palla che pesa come un macigno, manovra lenta. Slovacchi vicini al gol prima con Hanko, poi con Haraslin, fino a trovare alla mezz’ora il vantaggio, meritato, con Schranz. Meglio la Slovacchia per tutta la prima frazione. Inglesi imballati e senza idee. Giustoil vantaggio slovacco all’intervallo.

Ci pensa Bellingham Altro piglio inglese nella ripresa. Annullato per fuorigioco un gol a Foden, ma adesso è un’altra Inghilterra, che corre e crea, fino a schiacciare la Slovacchia nella propria metà campo esponendosi però al controgioco slovacco. La squadra di Calzona si difende con ordine e per passare agli inglesi serve il colpo di genio. E in squadra ne hanno uno che di nome fa Jude e di cognome Bellingham che alla fine dei di recupero, consegna il match ai supplementari con una rovesciata da mille e una notte: è 1-1.

Decide Kane Non c’è neppure il tempo di cominciare l’over time, che la banda inglese mette la freccia. Toney fa da sponda per Kane che fa esplodere la Schalke Arena: 2-1 Inghilterra. La Slovacchia accusa il doppio colpo, ma ci prova con Perarik, impreciso a due passi dalla porta. Il cuore non basta, perché una volta avanti, l’Inghilterra sa come tenere botta all’avversario. E per poco in controgioco, non sfiora il terzo gol, ma sarebbe stato troppo per la formazione di Calzona che ha giocato un match immenso, arrendersi alla classe di due superbi interpreti, Bellingham e Kane. E l’Inghilterra vola ai quarti: ora c’è la Svizzera.

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