Italia verso l’esordio. Scamacca: “Non sono pigro, ma Spalletti ha fatto bene a non portarmi in America”

Massimo Ciccognani

ISERLOHN (Germania) Dalla non convocazione per la trasferta americana, ad essere un punto di riferimento per l’europeo ormai alle porte. In mezzo una Europa League vinta con l’Atalanta. Gianluca Scamacca sorride e guarda con serenità al futuro, il suo e quello della Nazionale. “E’ un momento importante per noi, per la mia carriera. Ci arrivo dopo un bel finale di stagione e spero di portare positività e gol dopo ciò che ho imparato quest’anno. Se sono qui tanto è merito di Gasperini, quest’anno mi ha aiutato ed è riuscito a toccare le corde giuste per farmi fare il click, a lui devo moltissimo. Quanto a noi, siamo un gruppo giovane, è iniziato un nuovo ciclo e c’è voluto un po’ di tempo per tirare fuori la nostra forza. Siamo pronti e la nostra forza verrà fuori in questo Europeo. Io sto bene, spero di aiutare al meglio la squadra e di arrivare il più lontano possibile. Io pigro? Sicuramente le parole del Ct mi hanno spronato e stimolato e va bene così, Ma personalmente non mi sento pigro, anche se ha fatto bene a non portarmi in America”.

Per lui come per i compagni, un sogno nel cassetto. “vorrei emulare il gruppo del 2021 che ha vinto l’Europeo e quello del 2006 che ha vinto il Mondiale, hanno lasciato un segno e anche io vorrei lasciare un segno nella storia della Nazionale”. 

Sabato l’esordio contro l’Albania. “Sarà una partita difficile, arrivati a questo punto tutte le gare sono difficili, qui ci sono le squadre che meritano di essere all’Europeo. Ma l’Italia dovrà concentrarsi soprattutto su sé stessa e dare il meglio in questa partita. L’esordio lo immagino e lo sogno vincente. Spero solo di partire col piede giusto e con una vittoria. La pressione fa parte del calcio, ce l’hanno i giocatori forti, se così è posso dire che è anche bello avere pressione, ogni giorno è una sfida”. 

Spalletti lo ha catechizzato e Gianluca sa bene cosa fare in campo. “Per il Ct il centravanti deve aiutare la squadra a pressare, deve indirizzare il pressing e limitare gli spazi dentro. Con la palla il mister davanti ci lascia abbastanza liberi, a eccezione di qualche indicazione poi sta a noi trovarci”. 

Infine la battuta dopo l’incontro con Totti. “Mi ha detto solo che sei più grosso dal vivo”.

E via con i sorrisi. A poco dall’esordio, fanno tanto bene.

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