Spalletti domani ne taglia tre: “Il primo ad essere dispiaciuto sono io”

Nella foto: il Ct Nella foto: il ct Spalletti

Domani la lista dei ventisei che saliranno sull’aereo per la Germania, con il Ct Spalletti alle prese con diversi problemi. Barella dovrebbe recuperare per l’Europeo mentre Meret si è fermato per un acciacco. Intanto oggi altro test contro l’Under 20 azzurra. Il ct continua a pensare perché saranno scelte ponderate, non certo facili. “C’è ancora tempo per decidere i convocati. In alcuni tratti è stato un buon allenamento, una partita giocata in maniera corretta per avere le informazioni che volevamo. C’è stata qualche complicazione per Meret, ha un muscolo un po’ affaticato e si è fermato. Andrà valutato quando capiremo meglio l’entità dell’infortunio”.

Il 9 ad Empoli l’ultimo banco di prova contro la Bosnia. “Mi fido dei medici e mi hanno detto che Barella recupererà per l’Europeo, sono fiducioso. Poi però c’è da vedere lo sviluppo delle cose. La lista però va data il 7, non serve avere fretta. Ho già deciso chi portare, ma ci sono 2-3 situazioni da sistemare tra cui quella di Meret”.

Nel test contro l’Under 20, Spalletti ha provato il modulo con la difesa. “Quando perdi troppo spesso la palla non si può pressare in continuazione. Gli esterni di corsa lunga sono un aspetto da valutare e portarli può essere un fattore, ma va studiato nei dettagli perché cambia il modo di difendere. Comunque fino a questo momento sono soddifatto del gruppo, è importante che ognuno si prenda a carico anche le cose degli altri”.

Intanto la testa del Ct pensa alle scelte dei calciatori da lasciare a casa. Dubbi in mezzo al campo. Spiega tutto Spalletti. “A me piacciono tutti. Fagioli, Ricci, Folorunsho. Contro la Turchia la fase di non possesso l’abbiamo fatta molto bene, ma certamente possiamo fare meglio sulla trequarti e sugli spigoli. Ci sono state cose positive e altre da rivedere. Difficilmente convocherò sia Ricci che Fagioli perché devo lasciarmi aperte delle scappatoie in altri ruoli. Folorunsho? Dà soluzioni differenti per fisicità e tiro da fuori, poi è bravo sui colpi di testa e con i calci piazzati che risolvono molte partite è un fattore da valutare. Dispiacerà prima di tutti a me lasciarne tre a casa e mi piacerebbe sentirmi rispondere che saranno sempre a disposizione per la maglia azzurra perché grossomodo è il gruppo che mi porterò avanti anche in futuro. Sono possibili cambi nei selezionati fino al giorno prima della prima partita per motivi particolari, a loro chiederò di restare a disposizione”.

Tra i nuovi arrivati, Cambiaso e Calafiori. “Cambiaso – continua Spalletti – sa puntare l’uomo e fare entrambe le fasi. Sicuramente è un calciatore intelligente, usa benissimo destro e sinistro e sa giocare con la squadra. Ha un po’ tutto. Calafiori è reduce dall’esperienza all’estero al Basilea prima del Bologna, il problema è che i nostri ragazzi dovrebbero fare più cose così. I nostri Primavera preferiscono fare panchina piuttosto che andare all’estero a giocare, ma ti fa crescere caratterialmente e qualitativamente. Farsi il mazzo non va più di moda, con i procuratori che preferiscono tenere i giocatori vicino, piuttosto in panchina, e questo è uno dei motivi per cui nascono pochi calciatori. Le nostre giovanili sono tutte di buon livello, poi però manca l’ultimo step. Se in Italia non c’è spazio, si dovrebbe andare all’estero”.

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