L’Italia in maschera si ferma sul palo: 0-0 con la Turchia

Nella foto: il palo colpito da Cristante (foto FORNELLI/KEYPRESS)

Massimo Ciccognani

BOLOGNA Se Spalletti cercava indicazioni, di sicuro è rimasto deluso, perché i suoi hanno fatto tutto meno che applicare quello che il tecnico aveva preparato prima del test. Contro la Turchia finisce come era iniziata, con uno zero a zero che dice nulla. Italia troppo prevedibile nella manovra, lenta, senza mai un vero cambio di passo. Una sola occasione, il palo di Cristante con il portiere turco spettatore non pagante.

Le scelte di Spalletti e Montella

Spalletti l’ha definita una partita fondamentale, quella di stasera a Bologna contro la Turchia (l’ultima il 9 giugno ad Empoli contro la Bosnia prima della partenza per la Germania, ndr) per capire lo stato dei suoi e di alcune scelte. In tribuna al Dall’Ara di Bologna, ci sono Barella, Scamacca e il portiere Prodevel. Contro i turchi dell’aeroplanino Vincenzo Montella, il tecnico azzurro si presenta con un 4-2-3-1 giocando a specchio con la formazione turca. Prima delle due amichevoli azzurre perima di Euro 2024. Al Dall’Ara di Bologna, si gioca Italia-Turchia, test che va al di là della semplice amichevole perché dallo stesso si attende molto il Ct Luciano Spalletti. L’Italia e la Tirchia del nostro Vincenzo Montella, in campo a speccio, entrambe schierate 4-2-3-1. Negli azzurri, vanno in tribuna Barella, Scamacca e Provedel. Tra i pali c’è Vicario, davanti a lui Mancini e Bastoni, sugli esterni Di Lorenzo e Dimarco. Intermedi Jorginho e Cristante. Retegui è la punta di riferimento con alle spalle Chiesa e Orsolini che gioca in casa, e Pellegrini in veste di trequartista. Montella schiera la sua Turchia con Altay tra i pali, Ayhan e Kabak centrali, il romanista Celik e Muldur esterni. Intermedi davanti alla difesa Bardakci e Aydin. Ylmaz di punta, con la sostegno Yildiz, Calhanoglu e Yazici. Al Dall’Ara fischia l’austriaco Gishamer. 

L’Italia non graffia

Un primo tempo al di là della noia, rattristito dalle alchimie di centrocampo, con l’Italia troppo brutta per essere vera. Lenta e prevedibile, incapace di rispettare quanto il tecnico aveva chiesto prima del via. L’Italia non tira quasi mai in porta e finisce col portare in dote solo il palo colpito di testa da Cristante al tramonto della prima frazione. Turchia mai presa in velocità, cosa che invece hanno fatto i nostri avversari, più dinamici anche nel movimento senza palla. Ci ha provato la formazione di Montella con le percussioni del baby Yildiz, ma senza mai impensierire Vicario. Occasioni da gol pari allo zero, nato solo da palle inattive, come quando Pellegrini ha sfiorato il gol direttamente con un piazzato dal limite. A divorarsi il gol è stato invece Yilmaz che di testa ha corretto un angolo di Calhanoglu, ma mira sbagliata. Cristante si è messo in proprio, ha recuperato un buon pallone sulla trequarti ed è andato via in velocità, bel centro con Chiesa che ha spedito in curva. L’unica vera occasione per l’Italia è arrivata nei minuti di recupero ed è stata a tine giallorosse romaniste: angolo di Pellegrini con Cristante, non fortunato, che ha centrato il palo. A gambe non ci siamo, ma è probabile abbia inciso la preparazione, per il resto gioco troppo lento. Piove sul bagnato per la Turchia che allo scadere ha perso Kabak per infortunio al ginocchio, dentro Demiral.

Vince la noia

Tanti cambi nella ripresa, come è giusto che sia, ma la musica è rimasta la stessa, a tratti un po’ di brio in più, ma tuti in porta zero. L’Italia prova a ripartire di slancio con una bella girata di retegui, poi Vicario chiude bene su Yilmaz e ancora occasione per gli azzurri con la pennellata di Pellegrini, Retegui ci prova in sforbiciata, ma calcia alto sopra la traversa. Entra anche Fagioli poi, Raspadori e Frattesi e per ultimo, acclamato dalla sua gente, Riccardo Calafiori. Cambiaso non controlla su centro di Bastoni, e partita che si avvia stancamente alla fine. Tre di recupero, troppo pochi per cambiare una partita insipida e non certo da Italia. Lo sa anche Spalletti.

Il colpo di testa di Cristante (foto Salvatore FORNELLI/KEYPRESS )
Retegui si dispera per l’occasione fallita (foto FORNELLI/KEYPRESS )
Spalletti chiede ai suoi di usare la testa ( Foto FORNELLI/KEYPRESS )
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