E’ ora di voltare pagina

Stefano Sale *

Un gol di Lukaku porta in extremis i sospirati 3 punti della speranza, nella corsa disperata ad un posto in Champions. Una Roma che trova il gol in dieci uomini in virtù dell’espulsione di Paredes, con un arbitraggio incommentabile, ma che aveva comunque faticato parecchio contro un Genoa agguerrito. È una Roma palesemente stanca, lenta e prevedibile, una squadra che per tante ragioni finisce sempre la benzina nell’ultima parte di stagione, quando le altre invece corrono. L’anno scorso il Milan ci aveva rubacchiato col gol in fuorigioco di Salemaekers all’ultimo, sembrava che la squadra potesse davvero arrivare quarta ma poi causa le fatiche di coppa e la finale di Budapest ci fu l’ennesimo flop. Quest’anno è un altro deja vù, ma nell’anno dei cinque posti disponibili è un paradosso che squadre di mezza classifica come il Bologna ti arrivino sopra, al traguardo al primo tentativo. La Roma arriva tra il sesto e il settimo posto ormai da ben 4 anni, a prescindere da chi è l’allenatore. Erano squadre costruite per lottare per i primi 4 posti? Forse, di sicuro non certo il Bologna. Le responsabilità di questi fallimenti sono molteplici, ma aspettiamo la fine, ci sarà tempo per discuterne. Sicuramente qualcuno hanno fatto passare certi giocatori come fossero campioni. E tanti altri invece non sono proprio all’altezza, come diceva l’allenatore precedente, e come ammette adesso anche il nuovo. La Roma soffre tanto, messa alle corde,  bastato vedere un Bologna organizzato, che corre, venire all’Olimpico a darti una lezione. Lo stesso Genoa ha dato una simile dimostrazione, alzando il ritmo. Per non parlare dall’Atalanta, strapazzati. Ma qui siamo ad altri livelli, e da parecchio. Quello che abbiamo visto all’Aviva stadium qui a Dublino è una evidente situazione di una squadra rodata, ad alti livelli in Europa, ma pur sempre al quinto posto in Italia. Cosa che mette a nudo, anche con un po’ di disagio, la situazione in casa giallorossa. Il vecchio, poco amabile Gasperini ha comunque stracciato Xabi Alonso, campione in Germania, allenatore astro nascente del calcio europeo. Una superiorità schiacciante contro la squadra imbattibile dei record, non solo con Lookman, Koopmeiners ed Ederson, ma anche con gente alla Ruggeri e Scalvini, che a Roma durerebbero una settimana, alla Kumbulla. Ci sono tante domande ma trovare le risposte non sarà facile. È arrivato Ghisolfi, personaggio che non conosco e non giudico a priori, ma la sensazione è che dovrà affrontare tante situazioni spinose e scomode, chi rimane e chi ritorna, agli esuberi (tanti) a chi verrà. Mi aspetto un mercato alla francese. In entrata ma anche in uscita. Buon lavoro. Sul campo, Empoli sarà una scampagnata, per noi, non per loro, ma spero la squadra s’impegni per aiutare l’Udinese a restare in A, sono nostri amici e se lo meritano per il sostegno sul caso N’Dicka. Non posso dire lo stesso dell’Atalanta, loro si che daranno il fritto per vincere le ultime due per lasciarci fuori dal sesto posto, buono per la Champions. Grazie Gasperini ed il codice giallo e alla Lega Calcio. Tutto apparecchiato. Spartizione soldi e beghe varie. Tutti a incensare Gasperini adesso, un mago di allenatore ma uomo molto piccolo. Ora, la Roma ha fatti due finali in due anni, un trofeo e mezzo, sesta nel ranking europeo a trainare il calcio italiano, altro che Atalanta, ma come al solito è bistrattata da tutti, ma non è cambiato nulla, è solo ancora uno, sempre uno a difenderci. Da solo contro tutti. Sveglia!

*Roma Club Dublino, tifoso Roma

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