UEL, la finale. Domani Atalanta-Bayer. Gasperini: “In Italia in tanti tiferanno per noi”

Nella foto: Gian Piero Gasperini - Credit Uefa - (Photo by Charles McQuillan - UEFA/UEFA via Getty Images)

L’allenamento di rifinitura dellìAtalanta – Credit Uefa – (Photo by Charles McQuillan – UEFA/UEFA via Getty Images)

Armando De Paolis

Il grande giorno è arrivato. Dopo una fantastica galoppata, l’Atalanta è pronta per giocare l’ultimo atto dell’Europa League, quello che assegna il trofeo. Ad attensere i bergamaschi ci sarà il Bayer Leverkusen, fresco Campione di Germania, al termine di una stagione pazzesca, dopo la squadra di Xabi Alonso non ha mai conosciuto la parola sconfitta. Solo vittorie e pareggi, in Bundesliga ed in Europa League. Non il più facile degli avversari per la prima storica finale della Dea. Ma Gian Piero Gasperini ci crede, e con lui i suoi. “Non possiamo che essere felici del percorso e speranzosi di chiudere nel modo migliore la nostra stagione. Abbiamo la sensazione che tanti in Italia tiferanno per noi, non solo per proprio tornaconto, ma anche perché rappresentiamo il paese. Sentiamo questa carica dietro di noi, è una motivazione in più”.

Gasperini ha guardato e studiato il Leverkusen, e individuato i puti deboli della squadra tedesca, evidenziati anche dalla sfida in semifinale contro la Roma. “I giallorossi sono andati vicini a superare il turno, sono state due partite equilibrate in cui loro hanno fatto sicuramente bene. Noi siamo tranquilli, non c’è pressione. In fondo ne abbiamo giocate tante di partite importanti, anche da dentro o fuori. Alcune non sono andate bene, sicuramente qualche finale, ma tante altre sì. Abbiamo un buon curriculum di partite importanti, siamo abituati, anche se spesso quando non arriva il trofeo si dice che non si ha esperienza”.

Come in occasione della finale di Coppa Italia persa una settimana fa contro la Juventus. “Abbiamo fatto un percorso importante, con tante partite di livello contro squadre forti. Questo ci ha dato tanta consapevolezza. Sicuramente è rimasto un po’ l’amaro in bocca per la finale di Coppa Italia con la Juve, perché è stata una prestazione non da Atalanta”.

Davanti gli invincibili di Xabi Alonso, ancora imbattuti. “Sappiano che incontreremo diversi problemi, a cominciare dal loro tridente. Ma il Leverkusen è una squadra forte, capace di variare molto. Cercheremo di prendere le contromisure migliori, ma anche noi abbiamo capacità di stare in campo e di proporre soluzioni sulle basi delle quali pensiamo di poter creare problemi a loro”.

Peccato che non avrà una freccia importante del suo arco, quale De Roon che si è fermato proprio contro la Juve in Coppa Italia. “Dispiace per lui, per la sua carriera e per il percorso fatto con noi. Non si è quasi mai infortunato in questi anni, il primo proprio ora. Peccato, ma in compenso sono recuperati Kolasinac e Holm”.

La novità positiva è il rientro di Gianluca Scamacca. “Negli ultimi mesi ha avuto un’evoluzione notevole, non solo in termini di gol. In una partita come quella contro la Juventus sarebbe stato fondamentale, anche perché non abbiamo un’alternativa simile nel ruolo. Domani ci sono tutti, da Lookman a De Ketelaere, a Scamacca, con il reparto offensivo al completo e possiamo ragionare su 90 minuti o anche di più”.

Come all’Olimpico, anche a Dublino sarà invasione dei tifosi nerazzurri. “Abbiamo chiesto un grandissimo sacrifico anche a loro, sotto tutti gli aspetti: non ci hanno mai fatto mancare la loro presenza, molto numerosa. Sarà così anche domani, nonostante non fosse agevole”.

L’ultima è sul futuro, ma il tecnico preferisce gustarsi queste ore. “Il momento propizio per lasciare non lo sai fin quando non ci arrivi, non abbiamo la sfera di cristallo. Si dice che il momento giusto è quando vinci, perché non cali nella considerazione. Però noi non pensiamo mai a quando lasciare, viviamo di presente più che di futuro. Quello che ha fatto Xabi Alonso, che ha deciso di rimanere a Leverkusen nonostante le tante richieste, è molto bello, sicuramente gli si sarebbero spalancate tante occasioni. È molto positivo, un esempio di calcio”.

Calcio d’inizio domani all’Ariva Stadium di Dublino, alle ore 21, Fischia il romeno Istvan Kovacs.

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