UCL. Dall’inferno al paradiso in due minuti: il Real ribalta il Bayern e vola in finale

Nella foto: l'esultanza di Joselu -Credit Uefa - (Photo by Angel Martinez - UEFA/UEFA via Getty Images)

Massimo Ciccognani

MADRID Dall’inferno al paradiso in un battito di ciglia. Il Real raggiunge il Borussia Dortmund in finale al termine din una partita pazzesca, dominata dagli uomini di Ancelotti che portano a referto un palo e una decina di nitide occasioni. Ma il gol non arriva. Arriva invece a sorpresa quello del Bayern con una straordinaria conclusione a giro di Davies. Il Real si rialza perché non piò essere e ij duenminuti, tra l’88esimo e il 90esimo con Joselu firma aggancio e sorpasso che vale il biglietto per Londra. Vince ancora lui, Carlo Ancelotti, la storia nella storia, uno dei più grandi di tutti i tempi e il club più titolato al mondo.E adesso, rotta su Wembley.

Bernabeu sold out C’è la semifinale di ritorno di Champions tra Real Madrid e Bayern Monaco. Punteggio in bilico, dettato dal 2-2 dell’Allianz Arena. Poche novità nelle due formazioni. Nel Real Madrid (4-3-3), Ancelotti schiera tra i pali Lunin in attesa del completo recupero di Courtois. Centrali di difesa Nacho e Rudiger, con Carvajal e Mendi esterni. In mezzo Tchouameni con Valverde e Kroos. In prima linea, il tridente formato da Vinicius jr, Bellingham e Rodrygo. Dal canto suo Tuchel (4-2-3-1), schiera in prima linea Harry Kane, con alle spalle Sané, Musialae Gnabry. Gli intermedi sono Pavlovic e Laimer, tra i pali Neuer, centrali Dier e De Ligt, con Kimmich e Mazraoui sugli esterni. Al Bernabeu fischia il polacco Szymon Marciniak.

Un palo e Neuer salvano il Bayern Si gioca in una bolgia, con il popolo madridista da subito a soffiare alle spalle di Bellingham e compagni. Il Real fa la partita, il Bayern si copre, a tratta fa persino fatica ad uscire, e lascia il pallino del gioco in mano alla squadra di Ancelotti. Che a tratti schiaccia i tedeschi: Vinicius centra in pieno il palo al termine di un’azione alla mano, tutta di prima come nelle corde del Madrid. E al tempo stesso sale in cattedra Neuer, vecchio ma non troppo, ed è lui a tenere in piedi i suoi, salvando su un paio di occasioni maligne. Prima chiudendo sulla ribattuta dopo il palo di Vinicius, poi, esaltandosi sul fantasista brasiliano. Bayern che con ordine ha pensato a difendersi e poi speriamo in Dio, con un paio di conclusioni da fuori di Kane, ma senza grossi pericoli per Lunin. All’intervallo è 0-0.

All’improvviso Davies Vinicius è un’arma letale, sfonda sistematicamente a sinistra, altre si incaponisce troppo con il pallone, ma è innegabile che dai suoi piedi nascano i pericolo maggiori per la porta tedesca. Poi serve a Rodrygo un cioccolatino da scartare, il connazionale non si fa pregare, mala conclusione finisce fuori di un nulla. Poi, ci prova Rodrygo su punizione, altro miracolo di Neuer. In campo c’è solo il Real che spinge ventre a terra, vuole il vantaggio. Ancora Vinicius, prorompente di vitalità, scappa a sinistra, ne mette a sedere tre, salva ancora Neuer sulla conclusione ravvicinata. Il Real attacca senza soluzione di continuità, ma le maglie si allungano, si scopre e prende un contropiede maligno, con Davies che al limite fa partire un gran destro a giro che muore all’incrocio: 1-0 Bayern e qualificazione adesso in mano ai tedeschi.

Dall’inferno al paradiso in due minuti Il Real attacca a testa bassa, Bayern tutto chiuso a protezione del vantaggio. Dentro Modric e Camavinga al posto di Kroos e Tchouameni. Il Real impiega un minuto per riprenderla anzi no, perché sull’autorete dell’ex Juve De Ligt, c’è un fallo di Nacho a inizio azione. Cambio nel Bayern, fuori Sané, dentro Kim, mentre Ancelotti inserisce Brahim Diaz e Joselu per Valverde e Rodrygo. Vinicius arriva con un attimo di ritardo sulla giocata di Rudiger. Il Bernabeu è tutto in piedi, “como no te voj a querer”, il canto di uno stadio intero che soffia alle spalle dei Blancos. Due alla fine, ecco il pari: botta da fuori di Vinicius, Neuer stavolta non è impeccabile e respinge proprio sui piedi di Joselu che fa 1-1. Palla al centro, Bayern in bambola, e al novantasimo arriva il sorpasso. Lancio al bacio di Rudiger e ancora Joselu è pronto al tap in vincente che fa esplodere il Bernabeu. Nove di recupero e c’è tempo anche per le polemiche, perché Marciniak fischia su segnalazione di fuorigioco, anniullato il gol di De Ligt, tra qualche dubbio. Poi la fine, nella bolgia del Bernabeu che festeggia i suoi campioni. E’ successo ancora e il biglietto per Londra lo strappa il Real che proverà a vincere contro il Dortmund la sua quindicesima Champions, mentre Ancelotti ha messo nel mirino la sua quinta personale.