Un 2-0 da ribaltare complice la sconfitta dell’andata all’Olimpico, ma Daniele De Rossi ci crede e scuote i suoi alla vigilia del ritorno di domani a Leverkusen. “Noi ci crediamo – le parole del tecnico giallorosso in conferenza -. Sappiamo che sarà difficile, ma siamo venuti qui per vincere. Se giocherà Dybala? Nessuno verrà preservato in vista dell’Atalanta. Le valutazioni le farò con i giocatori e i medici, ma non saranno fatte in vista di Bergamo. Dobbiamo valutare bene come sta Paulo e come stanno gli altri, ma questa partita è importante per noi e non possiamo sottovalutarla. Ne voglio parlare bene con lui, con il dottore e capire. Poi qualche altra cosa non voglio dirla…”.
E poi domenica la trasferta di Bergamo contro l’Atalanta che vale la Champions. De Rossi evita tranelli e sulle parole di Gasperini in merito al rinvio della gara tra la Dea e la Fiorentina. “Ero preparato a questa domanda, ma ne parleremo prima della partita con l’Atalanta, ora pensiamo a questa. Queste cose hanno poco a che fare con il calcio e hanno più un valore umano. Però ne parleremo più avanti se mi farete la domanda, se no neanche ne parleremo”.
Tedeschi già convinti di essere in finale visto anche il post su X. De Rossi risponde con serenità. “Questi sono errori, ma non commessi dallo staff tecnico o dai giocatori. Sono cose che appartengono ad altro, a chi gestisce queste cose. Penso che il Bayer, inteso come squadra e staff, sia concentrato per affrontare bene la gara e non ci snobberà. L’abbiamo visto tutti, l’abbiamo commentato, ma non ci leva il sonno e non abbiamo bisogno di altre motivazioni”.
Nella testa di Daniele, la storica rimonta contro il Barcellona, ma l’invito è alla battaglia. “A volte preparo qualcosa, a volte mi viene a braccio. Prima del Barcellona, (il 3-0 all’Olimpico con il quale i giallorossi ribaltarono il 4-1 del Camp Nou, ndr) dissi ai miei compagni che mi fidavo di loro e posso dire altrettanto ai miei giocatori. Mi hanno portato loro qui grazie alle loro prestazioni e mi fido di loro. A volte basta, a volte no, ma ho fiducia che faremo una grande partita per provare a fare una piccola impresa. Paragoni col passato? Contro il Barcellona giocavamo in casa ed eravamo dati per spacciati, era più facile prenderla a cuor leggero e trasformarla da impossibile a possibile. Il livello del Bayer è altissimo, il Barcellona erano dei marziani. Noi abbiamo le possibilità di andare in campo e ricreare quell’atmosfera. Da lì a dire che passeremo ne passa, non è automatico, ma siamo pronti per fare una partita vera e riaprire la questione”.
E neppure sul modulo si sbilancia. “3-5-2? Le idee a volte prendono forza guardando le prestazioni dei giocatori. Quella di mettere El Shaarawy a destra nasce per difendere meglio. Zalewski aveva giocato bene a destra in nazionale e abbiamo capito che entrambi possono giocare anche a destra. Noi non abbiamo una vera e propria ala a destra, Paulo viene molto dentro e il terzino sale molto. Rick, Zeki e Rasmus l’hanno fatto bene, ma a volte mettere un esterno puro a destra ci sembra una buona idea. A sinistra c’è Spina che lo ha fatto più volte, anche all’Europeo, ed è un’idea anche per il futuro”.
Ma al di là di tutto, serve solo ribaltarla. “Servirà forza mentale sicuramente. Un po’ di pazienza e tanta attenzione. Non c’è più margine d’errore, non possiamo più sbagliare. A questi livelli gli errori si pagano, ma il bello è che quella dell’andata non era una finale e possiamo rimediare ad alcuni errori commessi quando eravamo alla pari con loro. Questa squadra ha giocato 47 partite e non hanno mai perso, in queste 47 partite hanno giocato contro Borussia e Bayern, squadre che sono in finale e semifinale di Champions. Vuol dire che sono una squadra speciale e noi questo glielo riconosciamo. C’è necessità di una partita perfetta. Per essere perfetti devi avere pazienza, attenzione e grande cuore”.