C’è da cancellare la sconfitta di Coppa con il Leverkusen ma soprattutto fare pounti pesanti per non perdere il treno Champions, e De Rossi lo sa benissimo. “Affronto Allehri con grande rispetto, ha fatto la storia del calcio italiano. Lo seguo con simpatia, ha giocato con mio padre e quest’ultimo me ne parla. La Juve ha avuto un periodo non positivo dal punto di vista dei risultati alternando partite più o meno buone. Vorranno mettere il punto in ottica Champions, noi siamo convinti di potercela fare. Dobbiamo arrivare fino in fondo”.
Da concentrare l’attenzione sul campionato, anche se De Rossi non butta via la possibilità di ribaltare il risultato con il Bayer in Germania. “Col Leverkusen il ritorno sarà più difficile, ma possiamo farcela. Anche l’Atalanta ha vinto 3-0 col Liverpool all’Anfield. Al ritorno facendo un gol nella prima mezz’ora possiamo ribaltare la situazione. Per i nostri tifosi è un sogno. Naturalmente dobbiamo gestire le forze, e contro la Juve non giocheranno gli stessi undici dell’andata in Europa. Non molliamo nessuno dei due obiettivi”.
Sulla lezione di calcio data del Leverkusen, De Rossi esprime un’idea diversa. “Ho letto di una lezione mia a Pioli e invece è stata una gara equilibrata, la stessa cosa relativamente a De Zerbi col Brighton: non c’erano quattro gol di differenza con loro all’Olimpico. Io non mi lodo da solo quando vedo che le partite in realtà sono equilibrate. Il risultato però orienta e spesso offusca. In conferenza stampa mi sono accorto a Milano di come volevano massacrare Pioli. Purtroppo non tutti, senza offendere, hanno i mezzi per analizzare bene ciò che accade in campo. Il vento del risultato orienta. Il Leverkusen è forte, ha un allenatore importante, ma per la prima mezz’ora abbiamo fatto meglio noi. Abbiamo provato fino alla fine a segnare, sono orgoglioso di loro. Forse dovevamo mantenere più ordine. Alcuni dei nostri giocatori sono indispensabili ora per come è costruita la rosa: abbiamo pochi giocatori veloci e che saltano l’uomo. Per questo Dybala lo faccio giocare finché sta in piedi. Non è una questione di riserve: alcuni devono giocare sempre. Certo, a volte forse insisto troppo e a fine stagione vedremo se avrò avuto ragione”.
Leverkusen un modello da seguire anche per il futuro. “Ne ho parlato col presidente anche ieri, loro hanno creato un modello pur senza vincere nulla. La squadra che ho io si può permettere di arrivare fino in fondo. Per prestazioni, media-punti e atteggiamento questa rosa devo rispettarla. Poi che a giugno si possa cambiare è un altro discorso: tutti gli allenatori vogliono una rosa con certe caratteristiche. I miei hanno fatto un gran lavoro, non dimentico. A giugno chiederò dei calciatori con certe caratteristiche”.
Quella di domani sarà una partita speciale per Paulo Dybala. “Non so come stanno i ragazzi, tra poco li incontro. Domattina ci prenderemo altro tempo per fare una rifinitura e capire cosa fare esattamente. Mi tengo il riserbo anche con loro. Lui sta benissimo, mi sta stupendo molto dal punto di vista fisico”.
E allora, sotto con Roma-Juve. Calcio d’inizio all’Olimpico alle ore 20.45. Fischia Colombo.