UEL, verso Roma-Milan. De Rossi: “Vogliamo continuare ad essere felici”

Nella foto: Daniele De Rossi (footballpress)

L’attesa è finita perché domani sera c’è il secondo round, quello decisivo, tra Roma e Milan. In palio la semifinale di Europa League contro la vincente di Leverkusen-West Ham. Si parte dall’1-0 giallorosso nella gara di Milano, ma prima passaggio obbligato su Evan Ndicka e sul surreale pomeriggio di Udine. “Sta bene ed è la cosa più importante – le parole di De Rossi in conferenza -. Penso che ognuno ne trarrà l’insegnamento che vuole trarne. Abbiamo ricevuto complimenti per una cosa che considero normale. Abbiamo fatto quello che ci sembrava automatico fare. Se qualcuno vuole trarne un insegnamento vuol dire che siamo marci come società. Qualcuno ha visto anche che ci volevamo marciare. Il ragazzo dell’elettrocardiogramma ci ha detto che c’era un infarto in corso, quindi quando c’è quel dubbio non ti permette di continuare. Penso che qualsiasi allenatore e giocatore si sarebbe irrigidito di fronte a una situazione del genere. Non ci sono insegnamenti, ma solo momenti in cui fare ciò che è normale. Noi siamo stati molto uniti in questo. Ho fatto i complimenti ai ragazzi, non c’era uno che volesse continuare a giocare. Ci siamo riscoperti famiglia anche in questi momenti e non solo quando vinciamo le partite”.

Sempre in tema Udinese-Roma, tiene banco la possibile data per giocare gli ultimi 19 minuti. “Sappiamo che ci sono diverse opzioni e capiamo le difficoltà di chi organizza e decide quando giocare. Penso che sia un bene che non si trovino date, un orgoglio per il calcio italiano, ma allo stesso tempo va tutelata la regolarità del campionato. Non si può creare un precedente e giocare a campionato finito. Spero in una soluzione logica”.

Ed eccoci a Roma-Milan, sfida già descritta come ultima spiaggia per Pioli. De Rossi si fa fuori dalla contesa. “Io non commento le voci dei giornali perché a volte non sono vere. Pioli è secondo in campionato, la squadra gioca bene. Si giocheranno un crocevia stagionale importante perché l’Europa League è un obiettivo per una squadra costruita per essere protagonista in Champions. Sanno che devono vincere, altrimenti saranno fuori. Vivranno questo match come l’ultima spiaggia”.

Massimo rispetto per il Milan. “Ci sono le caratteristiche della squadra avversaria che vanno rispettate. Non è che abbiamo vinto 7-0 e loro non sono mai usciti dall’area di rigore. Forse avremmo meritato di fare qualche gol in più. Non penso che Pioli stravolga tutta la squadra, ma penso che cambi qualcosina. Liedholm diceva sempre che metteva bene in campo la squadra, poi si muoveva e rovinava tutto. Stiamo pensando a qualche cambiamento, ma non ci snatureremo completamente”.

Crocevia della stagione per il Milan, ma inevitabilmente anche per la Roma che insegue l’Europa dei grandi. “Tutte le partite lo sono. Domani è importante perché non voglio che finisca. Pellegrini ha detto una cosa che mi ha fatto emozionare: È un percorso per essere felici e cosa c’è di più importante? Più importante della nostra gioia, della nostra gloria che c’è? Se pensiamo a quanto sono a rischio, a quanto durerà non ci godiamo quello che stiamo facendo. Da quando sono arrivato sono state tante le giornate felici che ho trascorso. Penso a quello, non alle possibilità di rinnovo in base al risultato di domani”.

Non sarà una Roma che andrà a gestire il vantaggio, questo sicuro. “I discorsi sulla gestione del risultato riguardano solo la possibilità di essere intelligenti, di non sbilanciarsi troppo. Se poi all’ultimo minuto saremo sullo 0-0 non andremo a cercare il gol. Cercheremo di vincere fin dall’inizio, riuscire a fargli gol per loro sarebbe un duro colpo. Ma se ce li portiamo dentro l’area, il loro gol arriverà prima o poi. Faremo una partita simile all’andata, ma la differenza la faranno le palle sporche oltre alle nostre qualità negli ultimi metri”.

Emozione tantissima, anche per Daniele, alla prima da allenatore in un appuntamento importante che può spalancare le porte della semifinale. “Fa parte del gioco e del calcio. Si può preparare tutto, ma bisogna capire anche chi potrà fare meglio a livello anche emotivo. Mille aspetti influiscono sulle gare. All’interno di una partita ci sono mille partite. Anche l’umore dei giocatori durante il match è determinante. Cercheremo di controllare l’ansia e l’agitazione”.

Rimane da controllare il peso della storia europea del club. “Penso che il peso sia quello che metteremo in campo noi, come giocatori e loro che negli ultimi anni hanno dimostrato di essere più bravi di noi in Europa. Qui da giocatore sono stato eliminato da squadra meno blasonate della Roma e ho eliminato Real, Barcellona, Lione ecc ecc. Queste si portano dietro una potenza economica. La carriera di Pioli dimostra che è superiore a me, ma all’andata siamo stati superiori noi. Per me è ancora 50-50 e la Roma che voi non mettete tra le squadre blasonate in Europa ha fatto 4 semifinali in 6 anni”.

La Roma sarà la stessa di Milano, con la variante Cristante, out per squalifica. “Al posto di Cristante giocherà Bove. Non cambia niente, giocherà un calciatore su cui riponiamo grande fiducia che uscirà a fine partita con la maglietta zuppa. Non voglio mettergli troppa pressione. Vogliamo che faccia una grande partita, perché se lo merita”.

Il resto dovrà farlo la Roma. Che crede nella missione. Calcio d’inizio all’Olimpico alle ore 21. Arbitra il polacco Marciniak.

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