Gravina all’Onu: “L’Italia sa fare sistema ai massimi livelli”. L’incontro con l’ambasciatore Massari

Nella foto: il presidente Gravina, l'ambasciatore Maurizio Massari e Gianluigi Buffon

Massimo Ciccognani

NEW YORK Tra gli eventi istituzionali che hanno coinvolto la Nazionale a New York, significativo l’incontro presso la sede della Rappresentanza permanente dell’Italia a New York presso le Nazioni Unite, dove il presidente della Figc Gabriele Gravina e il capo delegazione Gianluigi Buffon, sono stati ricevuti dall’ambasciatore Maurizio Massari. Il tema è stato quello del ruolo del calcio nello scenario mondiale, oltre a rappresentare un veicolo di sviluppo, pace, solidarietà. In questo contesta, Gravina e Buffon hanno presentato all’ambasciatore Massari, la Strategia di Sostenibilità Figc 2030, lo strumento di cui si è dotata la Federazione con l’obiettivo di contribuire al miglioramento della società italiana attraverso un sostanziale cambio di rotta nelle politiche sociali ed ambientali del mondo del calcio. “Il calcio ha una responsabilità che va oltre il gioco – ha aperto Gravina – per diventare uno strumento per migliorare il benessere comune”.

La Figc ha presentato la scorsa estate il nuovo approccio strategico orientato alla sostenibilità integrale con l’obiettivo di diventare sempre più sostenibile, inclusiva e socialmente responsabile, concentrandosi su 11 punti (antirazzismo, tutela dell’infanzia, uguaglianza e inclusione, calcio e tutte le abilità, salute e benessere, sostegno ai rifugiati, emergenza e diritti, economia circolare, emergenza climatica, sostenibilità degli eventi, sostenibilità delle infrastrutture) e ponendo l’accento su 60 obiettivi strategici chiari e monitorabili sul medio e lungo termine. “Sono grato all’Ambasciatore Massari perché ci ha offerto l’occasione di rendere ancora più qualificante l’impegno che ci siamo presi con le nuove generazioni e con i nostri stakeholders quando abbiamo deciso di iniziare questo percorso – ha continuato Gravina -. L’incontro di oggi testimonia come l’Italia sappia fare sistema ai massimi livelli e soprattutto come sappia fare Comunità, che è esso stesso un’eccellenza del nostro Paese. Valorizzando strategie e progettualità condivise si può contribuire a costruire una società più equa e sostenibile, a partire dall’apporto che può dare uno sport tanto seguito come il calcio. La nostra Federazione c’è e ha offerto al nostro Ambasciatore all’ONU la disponibilità del calcio italiano”.

Dal canto suo l’ambasciatrore Massari ha aggiunto che “in un mondo purtroppo diviso, il calcio è dialogo e inclusione. Costruisce ponti e l’Italia è in prima linea in questo, nel Sud Globale e nei piccoli Stati Insulari. In questo modo il calcio rappresenta un asset di politica estera. La collaborazione tra Farnesina e Figc lo dimostra”.

Infine, ha chiuso Buffon, aggiungendo che “lo sport ha una grandissima forza, spesso riesce a trasmettere alle masse un modello educativo virtuoso, appiana e azzera gli odi e le differenze, quindi cerchiamo di enfatizzare la potenza dello sport contro alcune volte l’impotenza politica per quello che si vede nel mondo”.

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