Marco Grande
Alla fine di una settimana difficile e complicata, la Lazio cancella Sarri e ritrova la vittoria dopo tre sconfitte consecutive. Martusciello firma la prima vittoria da allenatore e si fa da parte perché da domani alla Lazio inizia l’era Tudor. I biancocelesti ribaltano il Frosinone (3-2) con i gol di Zaccagni e la doppietta di Castellanos che vanificano quelli di Lirola e Cheddira, e ripartono con tre punti che fanno classifica e morale. Continua il periodo nerissimo del Frosinone di Di Francesco, che nelle ultime sedici ha vinto in una sola circostanza, e che rimane ingabbiato nell’inferno della zona retrocessione.
Botta e risposta Lirola-Zaccagni Parte bene il Frosinone, che dimostra di non temere la Lazio. Biancocelesti contratti che limitano molto le iniziative offensive, contro un Frosinone frizzante che quando affonda sono dolori. E meritatamente trova il vantaggio grazie al colpo di testa di Lirola, lasciato colpevolmente solo sul secondo palo, bravo a raccogliere il centro di Zortea. Mandas può solo inchinarsi a raccogliere il pallone in fondo alla rete. La Lazio accusa il colpo, il Frosinone insiste e sfiora il raddoppio, ma la giocata di Cheddira finisce di poco fuori. Lazio impalpabile alla quale basta però un guizzo sul finire della prima frazione per riprendere la partita, con Zaccagni che si libera di Okoli e concretizza l’assist di Guendouzi. Turati da rivedere.
La chiude Castellanos La chiave della rimonta biancoceleste, sta tutta nelle mosse della panchina, con Martuscello che richiama un impalpabile Immobile per fare spazio a Castellanos che in cinque minuti timbra il sorpasso. Prima con uno stacco perentorio di testa a chiudere la traiettoria di una punizione battuta da Luis Alberto, per poi mettere dentro a porta spalancata dopo il palo colpito da Casale: 3-1. Finita?, manco per idea perché il Frosinone ha cuore ma anche tanta rabbia dentro che porta Cheddira a riaprire la gara. L’ex Bari sfiora il pari, ma la Lazio manca l’occasione del definitivo ko. Luis Alberto prova a piazzarla dall’altezza del dischetto, Turati stavolta è perfetto e gli chiude lo specchio. Si esalta anche Mandas a poco dal triplice fischio, dicendo no a Valeri. Finisce qui: vince la Lazio che si riscatta dopo un avvio al cloroformio e si rimette in corsa per l’Europa, co la zona Champions lontana però undici punti. Male il Frosinone, se non fosse per il carattere. Anche stasera tanto, ma che non è bastato per rimettere in piedi il derby. E dopo le sconfitte di Empoli, Cagliari ed Udinese, la sconfitta di stasera sa tanto di occasione sprecata. Anche se l’avversario si chiamava Lazio.