La Roma conferma i progressi e il momento di forma. Alla sesta di De Rossi in panchina, firma il quarto successo (in mezzo una sconfitta con l’Inter e il pari di Rotterdam contro il Feyenoord) vincendo a Frosinone per 3-0. Sblocca Huijsen dopo una prima frazione complicata, raddoppia Azmoun e la chiude Paredes su calcio di rigore. Il Frosinone ha fatto la sua partita, con carattere e generosità, ma senza mai graffiare, andando in un paio di occasioni vicino al colpo grossa. Alla distanza è uscita fuori la qualità della Roma che ha colpito al momento opportuno indirizzando la partita dalla sua parte. Frosinone che rimane a +3 sulla zona calda, Roma che sale al sesto posto a meno quattro dalla coppia Atalanta-Bologna. E adesso testa al Feyenoord.
Le scelte Qualche sorpresa negli undici iniziali. De Rossi ne cambia sette rispetto alla gara in Olanda di Europa League. Non c’è Dybala tenuto a riposo in vista del ritorno con il Feyenoord. Al suo posto Azmoun che va a comporre il tridente alle spalle di Lukaku con El Shaarawy e Baldanzi che prende i posto di Pellegrini. Mediana a due con il recuperato Cristante e Paredes. Dietro la coppia centrale davanti al confermato Svilar, è composta da Mancini e Huijsen, con Kristensen a destra e Angeliño a sinistra. A specchio anche l’atteggiaento del Frosinone (4-2-3-1), c’è Kaio Jorge in prima linea, supportato da Reiner, Soulè e Gelli. Turati tra i pali, davanti a lui Lirola, Okoli, Monterisi e Valeri, mentre in mezzo stazionano Brescianini e Mazzitelli. Allo Stirpe fischia Antonio Giua di Olbia.
Frosinone fa la partita, la Roma segna Partenza lanciata dei padroni di casa, che spingono, pressano, aggrediscono la Roma sulla prima palla, imponendo un ritmo altissimo. Roma costretta inizialmente a difendersi con ordine, faticando nella prima uscita palla al piede. L’atteggiamento è chiaro, con la Roma che aspetta, facendo sfogare i ciociari per poi approfittare delle transizioni dove sa di poter far male. Così ci prova El Shaarawy, pescato in area, ma senza riuscire ad arrivare sul pallone. Poi è lo stesso Faraone a servire nello spazio Lukaku che si fa largo col corpo, Turati c’è sulla conclusione del belga. Il Frosinone spinge, Soulè è ispirato e nello spazio sa di poter far male. Conclusione velenosa di mancino sul palo più lontano, Svilar è attento e con un gran colpo di reni si allunga e smanaccia in angolo. Poi è Mancini a salvare sulla conclusione di Brescianini. Dalla bandiera, il pericolo più grosso corso dalla Roma con Kaio Jorge che per ben tre volte si trova la palla tra i piedi. Prima la respinta di Svilar, poi si immola Mancini, infine, sulla terza, calcia di poco fuori. Solo Frosinone fino a questo momento, ma la partita è fatta di episodi. Così ecco Huijsen intercettare un pallone in mezzo e attraversare palla al piede tutta la metà campo avversaria, salta due avversari poi, al limite, calcia a giro e infila l’angolino: 1-0 Roma.
Raddoppia Azmoun, la chiude Paredes Doppio cambio nella Roma: fuori Huijsen e Lukaku, dentro Llorente e Lorenzo Pellegrini, con la Roma che adesso propone Azmoun punta centrale e il capitano nel tridente alle sue spalle. E’ il Frosinone a dover fare la partita, tanto che ci prova subito con una conclusione di prima intenzione di Mazzitelli che muore sopra la traversa. Roma pericolosa in controgioco, con El Shaarawy che va via in campo aperto a sinistra, poi temporeggia nel servire Pellegrini e si fa recuperare. Roma tranquilla nella gestione, abbassa il ritmo provando a stanare il Frosinone. Ci prova El Shaarawy da fuori, palla di poco alta. La Roma rischia su un retropassaggio per Svilar che scivola, spazza via Llorente e sul controgioco occasione per Azmoun, murato. Fuori Kristensen per Celik nella Roma, mentre Di Francesco ne cambia tre: fuori Lirola, Brescianini e Kaio Jorge, dentro Caso, Cheddira e Harroui. Venti alla fine e la Roma la chiude: discesa per vie centrali di Cristante, botta da fuori, Turati non benissimo, non trattiene, e sulla ribattuta tap in vincente di Azmoun: 2-0. Esce Reiner per Barrenechea nella squadra di casa, toccata dopo il raddoppio dell’iraniano. E a stretto giro si complica la vita dei padroni di casa, perché Okoli tocca con la mano una conclusione di Baldanzi. Giua va al var e non ha esitazione: rigore che Paredes trasforma. Palla da una parte, Turati dall’altra: 3-0 e fine dei giochi. Nella Roma si rivede Smalling che prende il posto di Angeliño, poi in campo anche Aouar al posto di Baldanzi a dieci dalla fine. Partita ormai senza più interesse con i giallorossi che possono cominciare a pensare al Feyenoord.
Cartoline da Frosinone (di Gino Mancini)





