Domani Italia-Macedonia. Spalletti: “Andiamo a scrivere la storia”

Nella foto: Luciano Spalletti e Federico Chiesa (foto Gino Mancini)

Massimo Ciccognani

L’attesa è tanta in un Olimpico gonfio di passione. Stavolta a tinta azzurra, quella della Nazionale che domani sera si gioca la prima carta verso la qualificazione a Euro 2024 contro la Macedonia del Nord. Avverdsario scomodo che ricorda momenti poco piacevoli, la maledetta notte di Palermo che ha cancellato il sogno azzuro di poter giocare il mondiale in Qatar. Semza dimenticare le diffcoltà incontrate nella gara di andata a Skopje. 

Luciano Spalletti si mostra come al solito sereno. Parole pacate, ma con la consapeviolezza di dover saliure su quel treno che porta in Germania. “Noi siamo dei professionisti che devono scrivere la propria storia attraverso queste partite. Ci andiamo a costruire l’immagine che avremo nel mondo attraverso questi risultati. Ci siamo preparati benissimo, abbiamo a disposizione una buonissima squadra e quindi ci apprestiamo fiduciosi a questi match. Avendo giocato qualche partita abbiamo già un telaio da cui ripartire”. 

Domani i macedoni, lunedì a Leverkusen l’Ucraina, due partite che valgono il pass per Euro 2024, da dentro o fuori. L’Italia e Spalletti lo sanno benissimo. “La necessità di fare risultato l’avvertivamo anche nelle precedenti gare. In Nord Macedonia potevamo fare qualcosa di più, ma anche quella vittoria non avrebbe cambiato il percorso. Qualcosa avrebbe potuto cambiare la sfida di Wembley, ma lì abbiamo sfidato un’ottima Inghilterra. C’è abitudine nel giocare queste partite e anche se breve in questo percorso abbiamo portato a casa delle cose”.

Domani serve la vera Italia, perché cominciare bene sarebbe la giusta iniezione di fiducia in viosta poi dlel’Ucraina. “Domani serve un’Italia all’altezza della propria storia e della propria modernità di gioco, serve un’Italia che ha caratteri forti e dei calciatori che sanno affrontare queste situazioni. Dobbiamo far vedere in che posizione siamo nel nostro mondo, dobbiamo portare avanti la nostra idea di calcio. E poi per la nostra nazione dobbiamo esser disposti a tutto”.

Tanti problemi nell’allestimenti dell’undici base, la la certezza di poter contare su Federico Chiesa, uno dei protagonisti indissoliubili dell’europeo vinto nel 2021. E l’Italia ci guadagna tanto. “Si guadagnano moltissime cose. Ha questo strappo, sa saltare l’avversario e segnare. Ha una personalità di altissimo livello, è un riferimento della nostra Nazionale e siamo felicissimi di averlo a disposizione. La personalità è di altissimo livello e per la Nazionale è un riferimento”.

A caratterizzare la vigilia i tanti infortuni che hanno decimato la rosas della Nazionale. Spalletti fa spallucce. “La voglia di esserci di questi ragazzi in questo momento è totale e forse questo li fa anche andare oltre. Noi siamo stati attenti a calibrare gli allenamenti, ma anch’io devo imparare come si gestisce questa situazione che per me è nuova e capire la responsabilità di questa maglia. Siamo abituati a queste situazioni, ma c’è anche la fatica psicologica che intossica i muscoli. Non è detto che giocando più partite ci si infortuni per forza, è sempre la testa che determina”.

In questo stadio che domani ospiterà Italia-Macedonia, gli azzurri hanno fallito il calcio di rigore che avrebbe cambiato il corso della storia e spedito l’Italia al mondiale senza passare per gli spareggi, poi persi contro la Macedonia. Domani, se ci sarà da battere un calcio di rigore, Spalletti non ha dubbi su Jorginho. “Dalla personalità che ha mi aspetto che Jorginho vada a prendersi la palla, sono sicuro che non si tirerebbe indietro. Mi ha lasciato una impressione incredibile, ma lui è sempre stato presente anche se non l’avevo convocato”.

Si gioca domani in un Olimpico stracolmo, con 54mila biglietti venduti. L’Olimpico è casa Spallettie il tecnico lo sa benissimo, avendo scritto su questo prato pagini indelebili nella sua carriera da tecnico. “Sarà una bellissima atmosfera e sarà bello rivedere lo stadio pieno con 54mila persone”. L’attesa è finita, la tensione aumenta con il passare delle ore, perché domani è il primo tassello da mettere per volare in Germaniaa Euro 2024. Spalletti ci crede, confida nei suoi e nella spinta del suo Olimpico per dare un senso alla sua apopena iniziata avventura azzurra. Che non può prescindere dalla partecipazione alla prossima rassegna continentale. E poi in tribuna all’Olimpico, un  tifoso in più, Francesco Totti, che non se ne era mai andato.