Lazio e Roma perdono l’attimo: 0-0 all’Olimpico

Nella foto: Romelu Lukaku (foto Gino Mancini)

All’Olimpico è il giorno del derby della Capitale, quello delle paure, delle incertezze, il derby eterno come una città che non vive solo di derby ma che fa della stracittadina una questione di vita o di morte. Benvenuti all’Olimpico, al 159esimo derby di serie A, il 181esimo in tutte le competizioni, benvenuti a Lazio-Roma, ad una sfida che non accetta pareggio o sconfitta, perché mai come stavolta, nella corsa alla Champions, chi si ferma è perduto. E il treno lo perdono entrambe con uno 0-0 che frena sia Lazio che Roma. Equilibrio nella prima frazione con la Lazio che ha fatto qualcosa di più, ripresa tutta romanista, ma senza gol. Nel girono della caduta del Napoli e dei pari di Milan e Atalanta, le romane hanno perso il treno per riavvicinarsi alla zona Champions.

Recuperano Luis Alberto e Spinazzola Sarri (4-3-3) recupera Luis Alberto ma non Zaccagni. Tra i pali Provedel, con Lazzari, Patric, Romagnoli e Marusic nei quattri dietro. In mezzo rilancia Cataldi con ai lati Guendouzi e Luis Alberto, mentre davanti, saranno Filipe Anderson, Immobile e Pedro a completare il tridente offensivo. Tanta attesa anche nella Roma che per la stracittadina si affida davanti ai suoi uomini migliori, Lukaku e Dybala. Dietro, davanti a Rui Patricio, confermati Mancini, Llorente e  Ndicka. Il tecnico portoghese rilancia Spinazzola esterno a sinistra di centrocampo con Karsdorp dalla parte opposta, mentre in mezzo ci sono Cristante, Paredes e Bove. Panchina per Pellegrini e Renato Sanches. Direzione di gara affidata a Davide Massa.

Equilibrio in campo  L’attesa non va delusa perché Lazio e Roma giocano un primo tempo godibilissimo, con i giallorossi che approcciano meglio alla gara e con i biancocelesti pepotentemente alla ribalta nella seconda parte della prima frazione. Subito Roma con Dybala e Lukaku. I giallorossi trovano terreno fertile sull’esterno destro, dove Karsdorp va via con facilità al suo angelo custode, tre occasioni, nessuna a bersaglio. Poi cresce la Lazio grazie alla giocata di Luis Alberto che alla prima occasione va vibrare il palo esterno, poi è bravo Rui Patricio a chiudere sulla conclusione maligna di Romagnoli. Tutto sommato un primo tempo equilibrato, con la Lazio brava ad evitare rifornimenti a Dybala e Lukaku, i più temuti. Le migliori giocare sulle rispettive fasce di destra. All’intervallo è 0-0.

La Roma spinge ma non graffia La Roma parte con lo stesso smalto con cui aveva iniziato la partita, ci prova subito, alta la conclusione di Dybala. Si accende Lukaku, potenza fisica impressionante, va via in mezzo a tre avversari, murato al momento della conclusione. Decisamente meglio la Roma, con Sarri che procede ai primi cambi: fuori Pedro e Cataldi, dentro Vecino e Isaksen. Insiste la Roma, gran palla di Dybala per Bove, chiuso in angolo. Vecino va al tiro ma si fa male e chiede subito il cambio, dentro Rovella. Sfortunato l’ex Inter in campo solo per pochi minuti. Quindici alla fine di una partita che non decolla, serve il guizzo per cambiarne l’inerzia. Ancora cambi. Sarri inserisce Kamada per Felipe Anderson, mentre Mourinho manda in campo Renato Sanches e Azmoun al posto di Bove e Dybala, poi tocca a Celik prendere il posto di Karsdorp. Quando alla fine ne mancano solo cinque più tre di recupero. Dentro Kristensen per Spinazzola. Succede nulla, finisce 0-0 e nessuno stasera gioisce. 

Cartoline dal Derby (di Gino Mancini)

Nella foto: Bove (Foto Gino Mancini)
Nella foto: Coreografia curva sud (Foto Gino Mancini)
Nella foto: Paulo Dybala (foto Gino Mancini)
Nella foto: Immobile ammonito (Foto Gino Mancini)
Nella foto: Maurizio Sarri (Foto Gino Mancini)
Nella foto:José Mourinho (Foto Gino Mancini)
Nella foto:Dybala, Luis Alberto, Ndicka e Mancini (Foto Gino Mancini)
Nella foto:contrasto Sanches-Isaksen (Foto Gino Mancini)
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