Francesco Raiola
Infuria la bufera a Napoli e stavolta non è solo la pioggia che è caduta tanta oggi sul capoluogo partenopeo. La sconfitta con l’Empoli è stata il deflagratore di una crisi che ormai non può più nascondersi, ma anche con il pareggio sarebbe cambiato poco. Una prestazione desolante degli azzurri, una squadra priva di nerbo, idee e coraggio che non riesce a mettere sotto nemmeno per cinque minuti consecutivi la squadra penultima in classifica. Aurelio De Laurentiis già era sceso negli spogliatoi durante l’intervallo esautorando di fatto Garcia parlando e cercando di scuotere gli stessi calciatori che evidentemente non hanno mai seguito il tecnico francese, che ci ha messo ovviamente del suo. L’esonero ormai sembra scontato: mercoledi non ci sarà il francese a dirigere l’allenamento ( senza i nazionali).
Pochi i tecnici disponibili sul mercato che possono accettare una sfida come quella del Napoli. Resta sullo sfondo la suggestiva tentazione di Antonio Conte che però già un mese fa aveva declinato la proposta e non sembra che ci siano i presupposti per un nuovo approccio. I papabili sono soprattutto Walter Mazzarri, che conosce bene l’ambiente Napoli e il presidente, ha gran voglia di rimettersi in gioco, ma è da tempo lontano da piazze importante, mentre l’alternativa più concreta resta Igor Tudor, che ha respinto le avances del Besiktas, e secondo Sky Sport pare sia stato già contattato. L’agente Seric chiede un contratto fino al 2025 quindi non un ruolo da semplice traghettatore.
Altre ipotesi per De Laurentiis sono l’argentino Marcelo Gallardo, ex River Plate, tecnico vincente solo in Sudamerica, e Fabio Cannavaro, oggi presente al Maradona e seduto proprio a fianco del Presidente insieme al fratello. Sicuramente il nuovo tecnico avrà un inizio da tremare i polsi: Atalanta, Real Madrid, Inter e Juventus. De Laurentiis deve stringere i tempi e fare in fretta, il Napoli non può attendere ancora, è il tempo delle scelte e delle assunzioni di responsabilità.
