Il Genoa umilia la Roma: poker del Grifone a Marassi

Nella foto: esultanza Genoa (Foto Gino Mancini)

Nella foto: Mourinho Dybala delusi (Foto Gino Mancini)


L’incubo per la Roma continua. I giallorossi scivolano anche a Genova, battuti per 4-1 dal Grifone di Gilardino e rimandano ad altra data i sogni di rilancio. Stasera la Roma è sedicesima con solo cinque punti in sei partite e la luce in fondo al tunnel continua a non intravedersi. Sogni che invece coltiva il Genoa salito al quattordicesimo posto con sette punti. Sblocca Gudmundsson, fa pari Cristante poi prima dell’intervallo il vantaggio genoano con Retegui. Nella ripresa Roma a testa bassa, ma nel finale arriva il colpo del ko, il terzo gol sotto misura di Torsby, ed infine il poker servito di Messias che manda in paradiso il Genoa e spedisce all’inferno la Roma sotto gli occhi di Francesco Totti.

Così in campo a Marassi

Nel Genoa, Alberto Gilardino passa alla difesa a tre. Davanti a Martinez, nel 3-5-2 genoano, si posizionano Bani, Dragusin e Vasquez. Matturro a destra, Sabelli dalla parte opposto, in mezzo l’ex Strootman, Badelj e Frendrup. Di punta conferma per la coppia Gudmundsson-Retegui. Nella Roma si rivede Pellegrini che prende posto in mediana accanto a Cristante e Paredes, con Kristensen e Spinazzola esterni. Dietro Mancini, Llorente e Ndicka davanti a Rui Patricio. Prima linea linea affidata a Paulo Dybala e Romelu Lukaku. Direzione di gara affidata a Daniele Orsato con Mazzoleni al Var.

La Roma sbanda, il Genoa fa festa

Un primo tempo pazzesco a Marassi, con tre gol, tre cambi forzati per infortunio con un Genoa sul pezzo ed una Roma che continua ad accusare sempre gol alla prima occasione avversaria. Lulaku e Dybala non ricevono palloni e la manovra ne risente. Tonico invece il Grifone, che pressa alto a togliere respiro alla manovra giallorossa. Sblocca subito Gudmundsson con una conclusione da fuori area. Giallorossi che accusano il colpo, impietriti dall’atteggiamento dei genoani con Gilardino che la prepara benissimo. E si vede. Diverso l’atteggiamento offensivo, con i due genoani che sono fulmini di guerra, due legni appassiti i due romanisti che non ricevono rifornimenti per offendere. Il Genoa perde subito Badelj per infortunio muscolare, con la Roma che alza il baricentro e nell’unica azione degna di definirsi tale, trova il pari con Cristante premiato nel suo inserimento offensivo, perfetto lop stacco di testa, Martinez è battuto: 1-1. Altri due infortuni prima dell’intervallo, fuori Llorente e dentro Bove nella Roma, con Cristante che arretra nella linea dei tre dietro, poi fuori anche Strootman. La partita non decolla, cinque di recupero e proprio al tramonto della prima frazione, il guizzo che riporta avanti i Grifone: triangolo tra Retegui, Gudmundsson e Thorsby e gran gol dell’argentino che fa impazzire Marassi.

Crollo Roma, poker Genoa

Resta negli spogliatoi Mancini nella Roma, dentro Belotti: per Mourinho difesa a quattro e doppio centravanti. Ripartenza veloce della Roma con Dybala che innesca Lukaku che spedisce alle spalle di Martinez, ma Orsato ferma tutto per posizione irregolare del belga. Si resta sul 2-1. La Roma attacca a testa bassa, prende campo e guadagna quattro angoli consecutivi, Genoa in difficoltà. Adesso è un assedio, spizza Lukaku, poi Cristante da fuori, palla che si perde sul fondo. Si gioca solo nella metà campo genoana. Grifone a denti stretti, ma intanto i minuti passano. Il Genoa controlla, guadagna un angolo e dalla bandierina arriva il colpo del ko per la Roma. Sponda di Dragusin e tap in vincente di Thorsby che infila da appena un metro: 3-1 e fine dei giochi. Anzi no, perché la Roma crolla sotto tutti i punti di vista, il Genoa si esalta e quando affonda sono dolori. Fuori Pellegrini, Spinazzola e Paredes, dentro Aouar, Azmoun ed El Shaarawy, mentre nel Genoa tocca a Messias per Matturro. E proprio l’ex Milan appena entrato, cala il poker con un mancino che si infila sul primo palo. Esplode Marassi, mentre la Roma è letteralmente in ginocchio, con Messias che è troppo lezioso e si divora il comodo 5-1. Finisce qui la notte da incubo dei giallorossi con tanti punti interrogativi dopo l’ennesima prova incolore, inizia qui la notte di festa del Genoa.