Salernitana e Frosinone, pari e contenti

Nella foto: esultanza Frosinone (foto Gino Mancini)

Marco Grande 

Pari e tante emozioni nell’anticipo dell’Arechi tra Salernitana e Frosinone: è 1-1 tra gli uomini di Sousa e quelli di Di Francesco. Decidono le marcature di Romagnoli, ad inizio sfida, per i laziali, e di Jovane Cabral, agli albori della ripresa, per i campani. Un risultato tutto sommato giusto, col Frosinone che ha approcciato meglio nel corso del primo tempo, rischiando poco dietro e rivelandosi spietato in avanti. La ripresa, però, ha visto una Salernitana decisamente offensiva e priva della paura e della remissività che aveva caratterizzato il suo opaco primo parziale.

Le scelte dei due tecnici

Sousa si presenta di fronte ai 16.000 dell’Arechi orfano di Dia e Coulibaly, affidandosi al 3-4-2-1. Le scelte sulla punta centrale ricadono su Jovane Cabral, supportato, sulla trequarti, dall’intramontabile Candreva e da Kastanos. Maggiore, Bradaric, Mazzocchi e Martegani, poi, sono i quattro che rivestono la linea di centrocampo. Gyomber, Pirola e Lovato, infine, i tre che compongono la difesa, con Ochoa tra i pali. Pochi invece, i dubbi sul modulo del Frosinone, orfano di Gelli ed Harroui, ma sempre con la certezza di poter contare sul 4-3-3, il must di Di Francesco. Che conferma Cheddira in avanti, insieme a Caso e Soulé, nel tridente offensivo. Dopo la doppietta col Sassuolo, ecco che a centrocampo si presenta un confermatissimo capitan Mazzitelli, affiancato, a sua volta, da Barrenechea e da Brescianini, con quest’ultimo che rimpiazza Gelli. Romagnoli, Okoli, Oyono e Marchizza, infine, i quattro a sostegno della porta difesa da Turati.

Primo tempo, avvio senza sosta

L’immediata partenza dei ciociari non è a razzo, come spesso fin qui la banda di Di Francesco aveva abituato. La Salernitana, infatti, inizia con un atteggiamento spregiudicato, col Frosinone che, al contempo, si difende con ordine. Il primo tentativo di stampo granata è di Jovane Cabral, ad inizio sfida: bolide da posizione defilata con la sfera che colpisce il legno. Un terremoto che scuote il Frosinone, ma che, indubbiamente, serve ai ciociari per reagire. Ed ecco che la risposta arriva, pronta e vincente, sulla testa di Romagnoli. Trascorsi appena dieci di gara, sugli sviluppi di un corner battuto da Marchizza, il classe ’90 prende perfettamente il tempo alla difesa campana e non lascia scampo ad Ochoa: 1-0. Ennesimo avvio lampo per i gialloblù, il terzo su cinque sfide disputate. Numeri che sembrano tutt’altro che da neopromossa. La Salernitana non demorde, cercando, a tutti i costi, di non incassare il contraccolpo psicologico derivato dallo svantaggio iniziale. La formazione di Sousa si affida prima ai contropiedi, senza successo, di Cabral e Candreva e, successivamente, al tiro a giro di Kastanos, terminato però fuori alla destra di Turati. Il Frosinone, però, non si chiude affatto. Concede qualcosa ma non si tira indietro nel momento in cui c’è spazio per attaccare. Di fatto, poco prima della mezz’ora, sono due le occasioni per gli ospiti. Cheddira prova a staccare di testa da posizione ravvicinata, dopo un angolo battuto da Soulé. L’ex Bari starebbe ancora esultando, se non fosse per un vero e proprio miracolo di Ochoa. Frosinone ordinato che rischia praticamente nulla. All’intervallo è 1-0 per i ciociari, con merito.

La riprende Cabral

Parte meglio il Frosinone, Mazzitelli cerca il raddoppio ma senza fortuna, con Ochoa che blocca in due tempi. La Salernitana alza il baricentro, si scuote grazie alle giocate di Cabral che sfrutta una palla vagante e tiro a giro rasoterra che secca Turati che vale l’1-1. Adesso è un’altra partita, con la Salernitana più sicura. Ci prova Candreva, fuori di poco, poi Maggiore, Turati c’è e salva in angolo. Arrivano i cambi: nel Frosinone dentro Baèz e Garritano per Caso e Brescianini, Ikwuemesi per Mazzocchi nei campani. Poi Di Francesco richiama gli esausti Soulé e Cheddira, spazio a Kvernadze e Cuni. Sousa invece richiama Maggiore per Bohinen. I ritmi si abbassano, il pari accontenta tutti e senza altre emozioni, arriva il triplice fischio di Piccinini. Un punto importante per il Frosinone che sale a quota 8, agganciando il Lecce al quinto posto, mentre la Salernitana non decolla e rimane terz’ultima con soli tre punti.