Francesco Raiola
Come lo scorso anno la Lazio si conferma bestia nera del Napoli e riesce ad espugnare il Maradona per 2-1. Magia di Luis Alberto che apre il match cui subito replica Zielinski. Nella ripresa è decisivo il giapponese Kamada che sugli sviluppi di un azione di contropiede inventa la conclusione che decide il match. Annullati due gol per la Lazio con la Var.
Bella atmosfera al Maradona, non tutto esaurito per la sfida dei campioni di Italia contro la Lazio. Garcia conferma la formazione che ha battuto il Sassuolo con la sola, ma importante, variazione del top player della Serie A della scorsa stagione, Kvitcha Kvaratskhelia che prende il suo posto di Raspadori che si accomoda in panchina. Nella Lazio, Sarri conferma Kamada in mediana con Cataldi e Luis Alberto e il tridente con Zaccagni, Immobile e Felipe Anderson. In difesa l’ex Hysaj e Marusic sulle fasce e coppia centrale Casale-Romagnoli.
Inizio subito targato Napoli con Kvaratskhelia che inventa sulla sinistra, si accentra e la sua conclusione è deviata fortuitamente in angolo da Romagnoli che salva Provedel. Il portiere laziale salva al decimo invece in angolo la punizione di Zielinski da posizione defilata. Continua il duello Kvara-Provedel con il georgiano che ci prova da fuori area stavolta con il laziale che si salva ancora in angolo. Al 25′ primo giallo per Zaccagni per proteste. Ma alla mezz’ora alla prima occasione la Lazio va avanti: spunto sulla destra di Felipe Anderson, vince un rimpallo fortunoso con Olivera e serve Luis Alberto che con una finezza di tacco batte Meret e porta in vantaggio la Lazio. La reazione del Napoli è immediata: spunto di Politano sulla destra, arriva Zielinski centrale che trova lo spazio per concludere, tiro deviato da Romagnoli che spiazza Provedel e il risultato torna subito in pari. Spreca nel finale di tempo il Napoli il sorpasso con Lobotka che vince in percussione due contrasti ma davanti a Provedel cerca un improbabile assist per Osimhen invece di cercare lo specchio della porta. Prima frazione che si chiude con una rete per parte.
Ripresa senza cambi, con il Napoli che sfiora subito il vantaggio con Zielinski che ci prova ancora da fuori con Provedel che plastico respinge. Lazio che però non si sbilancia e riparte sempre: errore di Zielinski a centrocampo, scappa ancora Anderson che vede Kamada che appena entra in area di sinistro in diagonale supera Meret e riporta la Lazio avanti. Ci prova il Napoli subito a reagire sempre con Zielinski ancora di fuori ma conclude di poco a lato. Ammonito anche Luis Alberto nella Lazio sempre per proteste. Cambia Sarri che fa esordire Guendozi al posto di Kamada, Garcia risponde con Mario Rui e Raspadori al posto di Olivera e Kvaratskhelia. Ma il Napoli non reagisce e subito dopo colpisce ancora la Lazio in contropiede con Zaccagni, ma la VAR annulla per offside. Ancora la Lazio non si ferma e ancora una volta trova la rete con Guendouzi che trova lo specchio della porta e insacca, ma il Napoli protesta veementemente per offiside di Immobile sull’azione. Colombo viene richiamato al monitor e annulla ancora il gol della Lazio. Alla mezz’ora esordio per Lindström che entra al posto di Politano, mentre poco dopo escono Felipe Anderson alle prese con i crampi ed entra Pedro e Hysaj che lascia il posto a Pellegrini. A dieci dalla fine prova il tutto per tutto Garcia mettendo anche Simeone per Zielinski. Ancora errore di Anguissa in mediana e per poco non ne approfitta Zaccagni che sfiora il terzo gol. Ben sette di recupero concessi da Colombo con Sarri che fa entrare anche Isaksen e Castellanos per Zaccagni e Immobile. Azzurri spenti e senza idee nel recupero non riescono a creare pericoli dalle parti di Provedel con Osimhen che non riesce a ricevere palle giocabili.
Brutto passo indietro del Napoli che perde la partita per la scarsa incisività sotto porta e a centrocampo dove Anguissa e Lobotka sono apparsi decisamente sotto tono. Risorge la Lazio che fa la sua partita di attesa e contropiede approfittando degli errori di palleggio del Napoli che non riesce ad alzare i consueti ritmi.