LaLiga. Real e  Barça, la sfida infinita

Nella foto: Carlo Ancelotti - Credits Uefa - (Photo by Angel Martinez - UEFA/UEFA via Getty Images)

Carlo Bianchi

Finalmente si parte con una settimana d’anticipo rispetto alla Serie A ma in concomitanza con l’avvio della stagione in Inghilterra e Francia (la Bundesliga anch’essa una settimana dopo). Ai nastri di partenza le candidate al titolo sono le solite due/tre se per i capelli vogliamo tirarci anche l’Atlético Madrid. Passando in rassegna la situazione dei vari club possiamo dire che la campagna trasferimenti spagnola sta subendo i benefici effetti dei paletti che LaLiga sta dando alle società in termini di viabilità economica. Niente a che vedere con il panorama d’oltremanica dove la filosofia dello spendere a più non posso la fà da padrone. Infatti se andiamo ad analizzare il mercato delle due grandi il panorama risulta ancora più chiaro. Partiamo dal Barça vincitore dell’ultimo torneo e che si trova a fare i conti con la propria massa salariale che per il momento non permette loro di iscrivere alcuni giocatori, sia i recentemente acquistati, che quelli in fase di rinnovo. La squadra di Xavi si trova con solo tre innesti di un certo rilievo: Oriol Romeu dal Girona, Iñigo Martínez svincolato dall’Athletic e quel Gündogan anch’egli a parametro zero dal City ma con la clausola che se entro metà agosto non venisse ufficializzato il suo acquisto potrebbe sentirsi libero di accasarsi con un altro club. Tutti i nodi vengono al pettine ed avvalendosi di molti prestiti per alleggerire le finanze poi alla fine della stagione i giocatori ritornano (è il caso di Lenglet e Dest destinati a ripartire ma questa volta definitivamente). Tutto ha una spiegazione ed il fatto di voler cedere Kessie agli arabi del Al-Ahli pur incassando solo 11 MM ma togliendosi uno stipendio ultra pesante la dice lunga. Anche le trattative per portare Dembelé al Paris (in questo caso con una clausola di 50 milioni anche se lo stesso fu strapagato dal Dortmund 145 sei anni fa!). Come si vede la situazione è tutt’altro che semplice per i blaugrana ed a questo aggiungiamo la riforma del Camp Nou (obbligandoli a giocare per almeno due stagioni al Montjuic con capienza dimezzata) oltre al fatto che a pochi giorni dall’inizio del torneo sono solo 13 i giocatori a disposizione del tecnico.

Sul fronte Real Madrid le cose vanno decisamente meglio. La ristrutturazione del Bernabéu si sta completando e per Natale è prevista la sua inaugurazione. Le prime tre giornate del torneo i blancos le giocheranno come sempre fuori casa per agevolare i ritocchi. Il loro mercato, all’insegna della virtuosità contabile dimostrata negli ultimi anni, ha portato all’addio di Benzema, Marco Asensio, Hazard e Mariano mentre sono arrivati il talento Bellingham dal Dortmund (103 milioni), il talentino turco Güler dal Fenerbahçe, Fran García dal Rayo, il prestito del centravanti Joselu dall’Espanyol in attesa che si sblocchi l’affare Mbappé. Graduto ritorno quello di Brahim Díaz dopo la sua parentesi italiana. Tegola su Ancelotti a poche ore dal via, l’infortunio a Courtois. Il portiere si è procurato la rottura del legamento crociato anteriore del ginocchio sinistro. Il giocatore sarà operato nei prossimi giorni e rimarrà fuori per parecchio tempo. Madrid sul mercato alla ricerca di un portiere: Bono del Siviglia e De Gea, i nomi che girano in queste ore.

L’Atlético dal canto suo ha riportato definitivamente a  casa Griezmann dopo il suo flop al Barça, rintuzzata la difesa con le incorporazioni del turco Söyüncü ed Azpilicueta arrivati liberi dall’Inghilterra (Leicester e Chelsea) ma deve pur sempre far fronte alla grana latente di João Félix pagato al Benfica solo quattro anni fa la cifra di 126 milioni e che finora non ha mai convinto. Come nel caso del Barça poi arrivano ben 14 giocatori dai fine prestiti e qui si ripresenta il problema di far quadrare i conti.

La quarta in classifica della scorsa stagione e quindi impegnata in Champions la Real Sociedad ha improntato come da par suo un mercato in linea con le proprie possibilità. Gli arrivi sono il difensore Traoré dal Rennes, il centrocampista Olasagasti dalla filiale oltre al prestito di André Silva dal Leipzig. Ci sono poi le solite squadre a combattere per un posto in Europa come il Siviglia (fresco vincitore dell’Europa League contro la Roma ) e la prossima settimana impegnato nella Supercoppa europea contro il City in quel di Atene. Gli acquisti più significativi sono il difensore Badé dal Rennes ed il centrocampista Sow dall’Eintracht. Anche qui una sfilza di ritorni per fine prestiti. I loro cugini del Betis hanno incorporato quattro elementi arrivati tutti a parametro zero: Bellerín dallo Sporting Lisbona, Pérez dal Leicester City, Bartra dal Trabzonspor e Collado dal Barça.  Il Villarreal vanta l’acquisto del centravanti Sorloth dal Leipzig oltre a molti altri giocatori arrivati a costo zero o per fine prestito. Per far cassa ci sono state le vendite di Jackson al Chelsea per 37 milioni, Pau Torres all’Aston Villa per 33, Chukwueze al Milan per 20 oltre a Dia alla Salernitana per 12. Certamente da quelle parti i conti li sanno fare. A seguire Osasuna, Athletic e le altre impegnate a conquistare almeno un posto in Europa oltre che difendere la permanenza.

Il programma della prima giornata: Almería-Rayo Vallecano (11.8 – 19.30); Sevilla-Valencia (11.8 – 22.00); Real Sociedad-Girona (12.8 – 17.00); Las Palmas-Mallorca (12.8 – 19.30); Athletic-Real Madrid (12.8 – 21.30); Celta-Osasuna (13.8 – 17.00); Villarreal-Betis (13.8 – 19.30); Getafe-Barcelona (13.8 – 21.30); Cádiz-Alavés (14.8 – 19.30); Atlético-Granada (14.8 – 21.30).

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