Inzaghi non si nasconde. “Lo scudetto è il grande obiettivo dell’Inter”

Nella foto: Simone Inzaghi (foto Matteo Papini/Image Sport)

Armando De Paolis

MILANO Inzaghi e l’Inter, pronti a ripartire.Lo spirito è quello giusto, l’ambizione, altissima. “C’è tantissima voglia. Abbiamo passato una stagione lunga e intensa, per certi versi entusiasmante fatta di trofei, vittorie e anche di momenti difficili che siamo stati bravi a superare. Sappiamo che sarà una stagione intensa e vogliamo che sia piena di soddisfazione per i nostri tifosi”.

Innegabile parlare di scudetto. “Il Dna dell’Inter è quello della vittoria. E’ il grande obiettivo come tutti i tip club. Sappiamo che siamo l’Inter e che abbiamo il dovere di vincere lo scudetto e conquistare la seconda stella. Sappiamo che ci saranno altre squadre che vorranno farlo, ma noi ci proveremo con tutte le forze. Sappiamo già da domani quale sarà il nostro grande obiettivo”.

Per Inzaghi il gap con le altre è ridotto. “Non c’era tutta questa distanza. Abbiamo giocato alla pari, ma l’abbiamo persa. Comunque abbiamo tenuto testa alla squadra più forte d’EUropa. Negli ultimi due anni abbiamo cercato di colmare il divario in Europa e ci siamo migliorati. Sappiamo che sarà difficilissimo confermarci in Champions, ma c’è speranza e voglia”.

Sull’Inter favorita per il titolo, Simone Inzaghi fa spallucce. “Abbiamo tanta voglia da ricominciare. E’ difficile fare griglie, il Napoli ha fatto un percorso straordinario, noi vogliamo competere, il desiderio è vincere la seconda stella. I tifosi la inseguono da anni, speriamo di regalare a loro questa soddisfazione”.

Terza stagione in nerazzurro, quella della definitiva consacrazione. “La società conosce il mio pensiero. Ne abbiamo parlato. Quello che mi preme di più è comunque il campo e sono molto sereno. Per me è motivo d’orgoglio essere qui da tre anni. Grazie alla società e ai giocatori. Il percorso nelle coppe negli ultimi due anni è stato quasi perfetto. In campionato cercheremo di fare meglio”.

Capitolo mercato: via Brozovic, ma acquisti importanti, fa Thuram a Frattesi. “Farei un discorso generale per tutti i giocatori che sono andati via. Da Handanovic a Bellanova, passando per Dzeko, D’Ambrosio, Brozovic, Gagliardini, Skriniar. Abbiamo deciso di ringiovanire la squadra. Abbiamo perso giocatori importanti per la storia del club, ma ne arriveranno altri. E ci auguriamo che i nuovi arrivati facciano altrettanto. Sul mercato in entrata, sono in totale sintonia con questa dirigenza. Si sta lavorando in un mercato difficile, ma stiamo operando nel migliore dei modi. Conosciamo tutti Frattesi, Thumar e Bisseck. Frattesi e Barella possono giocare insieme. L’hanno dimostrato già in Nazionale. Sono due giocatori molto forti. Thuram è un calciatore importante con una gran struttura fisica. Arriva da tre ottime stagioni e da un Mondiale dove ha fatto bene. E’ un giocatore di assoluto valore. Lukaku? Sappiamo cosa rappresenta Lukaku per l’Inter, soprattutto nel finale. Ho lottato tanto l’anno scorso con i dirigenti per averlo e quest’anno vedremo di fare il possibile per riaverlo con noi. Mancano ancora 50 giorni alla fine del mercato. Sappiamo che cambierà ancora tanto. Io spero di avere la rosa a disposizione presto, ma il mercato è imprevedibile. Il mercato aperto non aiuta gli allenatori, ma ormai ci siamo abituati”..

Adesso l’attesa è per riavere Lukaku, con il sacrificio di Onana. “Onana è un giocatore dell’Inter e domani sarà nei convocati del ritiro. Sappiamo che il calciomercato è imprevedibile e sappiamo che c’è il rischio di perderlo. Se parte Onana, il nuovo portiere dovrà essere bravo tecnicamente. Dovremo cercarne non solo uno. Con Onana e Samir abbiamo avuto portieri di grande palleggio e sicuramente avrà quelle caratteristiche. Sono tranquillo perché la società mi ha assicurato che avremo un’Inter competitiva. Abbiamo parlato molto di questi aspetti già nelle prime riunioni. Abbiamo fatto un mercato intelligente che è stato produttivo l’anno scorso”.

Autostima cresciuta dopo la finale Champions. “E’ vero, c’è tanta autostima. Il percorso in Europa anche nella stagione prima ci aveva dato fiducia”.

Lautaro probabilmente sarà il capitano, ma occhio alle sirene arabe. “C’è sempre da stare sull’attenti. Difendere i giocatori a certe cifre è più difficile. Per la fascia di capitano devo discutere prima con la squadra”.

Importante partire bene. Inzaghi lo sa. “Sarà importantissimo. Sicuramente meglio dell’anno scorso. Il calendario lo guardo, ma non più di tanto. L’anno scorso gli ultimi due mesi dovevano essere quelli più duri e senza la sconfitta di Napoli abbiamo fatto il massimo dei punti. Sappiamo di avere un inizio abbastanza soft, ma tutte le gare del campionato italiano riservano sorprese”

Al bivio tra scudetto e finale champions, Inzaghi non fa distinzioni. “L’anno scorso, anche senza scudetto, è stata una stagione incredibile che abbiamo condiviso con i nostri tifosi. A Istanbul ho abbracciato tutti i giocatori. Nonostante la sconfitta, sembrava che la Champions l’avesse vinta l’Inter…”.

E intanto si gode l’essere finito tra i migliori dieci allenatori. Ma non si accontenta. “Mi fa molto piacere e spero di scalare ancora la classifica. Io penso al campo e al lavoro. L’ho fatto alla Lazio e all’Inter. Ogni allenatore ha il suo percorso e la sua storia. Mi sono trovato benissimo col club e con i tifosi. Questo è il terzo anno ed era 13-14 anni che non succedeva. E’ motivo di grande soddisfazione che io e il mio staff ci siamo guadagnati”

Intanto sta nascendo l’Inter del futuro, soprattutto più giovane. “Abbiamo delle caselle da colmare ancora e sono in sintonia con la società. Faremo 20 giocatori, più 3 portieri più qualche giovane. Sappiamo che ci manca un centrocampista, che Calhanoglu farà il play, che abbiamo una casella da colmare col braccetto di destra. L’anno scorso siamo stati tutti quanti bravi a mettere Darmian in quel ruolo: ha fatto una grandissima annata e sarà riconfermato lì. Dovremo essere bravi a migliorare e completarci: in difesa ci manca chiaramente un uomo, un uomo a centrocampo, un attaccante. I giovani? Carboni sarà con noi. L’anno scorso ha esordito ed è cresciuto molto. Un anno insieme ai grandi gli ha fatto bene. Anche Esposito sarà aggregato. Starà a loro dimostrare di valere la prima squadra”.

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