Marco Grande
Chiude l’anno in bellezza il Frosinone campione d’Italia, che al Liberati fa 3-2 sulla Ternana, in una partita avvincente e ricca di colpi di scena. Il Perugia, invece, è la terza squadra che retrocede in serie C. Al Curi, non bastano né il cuore né il 3-2 sul Benevento. Perché ai playout ci va il Brescia, che dopo esser passato sotto di due reti, al Barbera, contro il Palermo, nella ripresa sistema i conti per un 2-2 provvidenziale, che rimanda tutto agli spareggi salvezza. L’avversario dei lombardi sarà il Cosenza, sconfitto al Marulla per 1-0 dal Cagliari di Ranieri, quinto nella graduatoria definitiva.
Sul versante playoff, ciò che è certo è che Bari e Parma, in qualità di terza e quarta forza della regular season, giocheranno direttamente le semifinali. Ininfluente la sconfitta subita dai pugliesi, a Marassi, per mano del Genoa (4-3), con la sfida decisa, soltanto nel finale, da un calcio di rigore trasformato da Criscito, nel giorno del suo addio al calcio giocato. Serve carattere, invece, agli emiliani, che al Tardini arginano il Venezia (2-1). Veneti che approdano ai playoff mediante il turno preliminare, dopo aver tagliato il traguardo all’ottavo posto. Invece, finisce settima la Reggina, a cui basta il minimo sindacale per sconfiggere, al Granillo, l’Ascoli (1-0) ed approdare all’ultimo atto nonostante i cinque punti di penalità.
Ci aveva creduto fino alla fine, il Sudtirol, ma il quarto posto, alla fine, è sfuggito proprio nell’ultimo turno. Merito del Modena, che batte gli altoatesini per 2-1, in Emilia. E chissà che il successo dei modenesi, unitamente a quello del Parma, non siano serviti, almeno per novanta minuti, ad alleggerire l’animo della popolazione emiliana, ancora profondamente scossa dall’alluvione che l’ha colpita nelle scorse ore. Insieme all’Ascoli, tagliati fuori dai playoff anche il Pisa (che perde in casa con la retrocessa Spal per 2-1) e il Como (solo 0-0, al Tombolato, col Cittadella).