Mourinho dopo il pari di Monza: “Orgoglioso di questa squadra, ma non abbiamo una rosa per competere per la Champions”

Nella foto: Mourinho (Foto Gino Mancini)

Amaro come il fiele il pari di Monza per una Roma che continua a perdere. Non bastasse l’emergenza acclarata, ieri Mourinho ha perso El Shaarawy e Celik espulso per doppia ammonizione all’ultimo secondo di recupero. E il tecnico, in conferenza, è un fiume in piena. “Oggi abbiamo giocato con il peggior arbitro che abbia mai incontrato in tutta la carriera, e ne ho trovati di scarsi. Quando si dice che l’arbitro influisce sul risultato, non è questo il caso, ma è difficile giocare con uno come lui perché tecnicamente è orribile e dal punto di vista umano non è empatico e nel finale ha espulso un calciatore che è scivolato perché è stanco morto al minuto 96′. E’ una limitazione della Roma in quanto società perché non diciamo di non volere un arbitro. Ho smesso di lavorare a 30′ dalla fine perché sapevo che mi avrebbe dato un rosso. La Roma deve crescere anche sotto questo punto di vista, noi non abbiamo questo Dna e così diventa dura. Sabato affrontiamo una super squadra e non posso non essere con i ragazzi, per questo ho evitato di intervenire e rischiare di prendere un rosso. A fine gara non volevo nemmeno vederlo, sono uscito prima”. 

Rosso a Celik: salterà l’Inter (Foto Gino Mancini)

Condizione fisica ormai ridotta ai minimo termini. Il tecnico annuisce. “L’attenzione ha sempre a che fare con la condizione fisica. Se si perde la concentrazione si cade in prestazioni difficili. Ci sono alcuni che stanno patendo molto la fatica, giocano sempre, come Pellegrini, Mancini, Cristante, che vanno avanti più per orgoglio. Ci sono tante difficoltà, c’è gente che gioca ma non ha la qualità per questo livello, la panchina era inesistente. Sapevamo che sarebbe stato difficile ma i ragazzi hanno fatto il massimo. Risultato giusto per la partita, nessuna delle due squadre meritava di vincere”.

La Roma continua a pagare dazio: anche El Shaarawy infortunato (Foto Gino Mancini)

Ma il tema più scottante è quello degli infortuni. “Se hai a disposizione tantissimi calciatori puoi permetterti di fare rotazioni come l’Inter che cambia gli attaccanti o i quinti tutte le partite, noi non siamo questo. Ci sono altre squadre che sono uscite subito dalle competizioni europee, giocano una volta alla settimana in modo orribile, non siamo così. Altre squadre che non si sono qualificate per le competizioni europee, non siamo noi. Noi siamo l’unica squadra che non ha la rosa per stare dove si trova: semifinale di Europa League, giocato due preliminari in più, e ci stiamo giocando il posto in Champions. Se vedi quante gare hanno giocato El Shaarawy o Smalling negli ultimi anni, non arrivano a questi numeri, è stanchezza che va oltre il limite. I ragazzi meritano che io sia con loro fino a fine stagione, sono orgoglioso di lavorare con loro”.