UCL. L’Inter si regala il derby in semifinale

Nella foto: l'esultanza di Lautaro Martinez (foto Salvatore FORNELLI )

Massimo Ciccognani

MILANO Tanta Inter in una notte bellissima per la Milano nerazzurra. L’Inter fa 3-3 a San Siro il Benfica a San Siro (3-3) dopo il 2-0 di Lisbona e vola imperiosa in semifinale dove troverà il Milan in un altro derby d’Italia. Ma stavolta c’è in palio la finale di Istanbul. Decidono i gol di Barella, Lautaro Martinez e Correa, in mezzo il momentaneo pari di Aursnes. Non tragga in inganno il finale. Partita stradominata dall’Inter che ha subito l’1-1 nel suo momento migliore e gli ultimi due gol lusitani a partita finita quando i nerazzurri, troppo presto, hanno un po’ abbassato la guardia, forti del vantaggio acquisito all’andata.

Le scelte

Inzaghi punta su Edin Dzeko come partner di Lautaro. In campo Brozovic con Mkhitaryan e Barella in mezzo, Dumfries a destra, Dimarco a sinistra nei cinque di centrocampo. Dietro davanti a Onana, Darmian, Acerbi e Bastoni. Panchina invece per Lukaku e Calhanoglu. Dal canto suo Schmidt schiera il Benfica 4-4-3-1: Vlachodimos tra i pali, Gilberto, António Silva, il rientrante Otamendi e Grimaldo dietro. Florentino e Chiquinho intermedi,  Rafa Silva, Joao Mario e  Aursnes alle spalle di Goncalo Ramos. Arbitra lo spagnolo Del Cerro Grande. 

Sblocca Barella, Aursnes la riprende

L’Inter parte forte per mettere subito la partita sui binari giusti e chiuderla dopo il 2-0 dell’andata al Da Luz. Dimarco non aggancia un filtrante di Lautaro. L’Inter spinge e il vantaggio arriva a stretto giro. Dzeko si destreggia bene di testa, appoggia su Lautaro che va viaggiare Barella. Il sardo controlla, rientra sul mancino e a giro fulmina in rete: 1-0. Tanta Inter, Lautaro trova il raddoppio ma spinge Silva, gol annullato. I nerazzurri sono padroni del campo ma non monetizzano e nel momento migliore subiscono il pari. Errore di Dumfries che non si avvede dell’inserimento di Aursnes che solo a centro area, la piazza di testa: 1-1. L’intervallo non premia la miglior qualità nerazzurra.

Vantaggio Lautaro, la chiude Correa

Attimi di paura in curva sud quando i sostenitori del Benfica, dall’ultimo anello, lanciano fumogeni in mezzo ai tifosi dell’Inter. Gara che si accende anche sul campo. Il Benfica stringe i tempi per provare a riprenderla, ma i nerazzurri concedono nulla. L’Inter accelera di nuovo, gioca palla a terra, tutto di prima e al ventesimo trova il nuovo vantaggio. Dimarco apre per Mkhitaryan che premia l’inserimento di Lautaro Martinez che sotto misura non perdona: 2-1 Inter e partita ormai in ghiaccio perché al Benfica per passare servirebbero tre gol. Francamente troppi contro un’Inter ferocemente determinata. Lautaro non perfeziona un triangolo e sfuma l’occasione per il terzo gol. Canta San Siro. Dumfries la mette in mezzo, arriva in corsa Dimarco, destro di prima intenzione, ribattuto. Tanta Inter. Cambia Inzaghi: fuori Dzeko, Barella e Lautaro Martinez, dentro Lukaku, Calhanoglu e Correa. E  arriva anche il terzo gol che mette il punto esclamativo sulla gara. Fa tutto Correa che ci mette un battito di ciglio per prendersi l’ovazione di San Siro, manda al bar Otamendi e con un imprendibile tiro a giro la mette dentro. Palla che picchia sul palo e finisce alle spalle del portiere portoghese. L’Inter abbassa le difese immunitarie, e lascia spazio all’orgoglio lusitano, così il Benfica firma il 3-2 con Antonio Silva che di testa da palla inattiva trova l’angolino. Finisce qui: l’Inter vola in semifinale dove ad attenderlo ci sarà il doppio Euroderby con il Milan. Altri due notti da favola per la Scala del Calcio.

Cartoline dal Meazza

Nella foto: l’esultanza di Onana (foto Salvatore FORNELLI )
E’ finita: anche Inzaghi può esultare (foto Salvatore FORNELLI )
E con lui fa festa tutta la panchina (foto Salvatore FORNELLI )
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