Massimo Ciccognani
Presente alla firma del rinnovo dell’accordo tra Figc e Tim, Roberto Mancini non si è tirato indietro alle richieste dei giornalisti, chiarendo alcuni punti fondamentali. Nel mirino c’è sempre la convocazione di Retegui che invece ha fatto benissimo nelle due gare in cui è stato chiamato in causa contro Inghilterra e Malta. “Ho detto che seguiamo tanti giocatori, ma se riusciamo a prenderli dalla Serie A siamo più felici – ha spiegato il Ct -. Il rientro di Immobile? Non è lui il problema, nelle ultime convocazioni è sempre stato infortunato, altrimenti ci sarebbe stato. Gli oriundi? Voi avete fatto la lista di giocatori chiamabili in Nazionale? Magari degli attaccanti. Ecco, provate a farla. Qualcuno ci è rimasto male? Non deve succedere, devono pensare a fare gol e verranno chiamati. Il ricorso agli oriundi è una cosa che fanno tutte le Nazionali, é una polemica senza logica”.
Dal bellissimo 2021 a oggi, qualcosa è cambiato. “Siamo stati felici di quello che è successo nel 2021, poi c’è stata la delusione ma poi abbiamo fatto bene in Nations League. Dobbiamo trovare una via di mezzo forse”.
Fuori dal mondiale in Qatar, ma il prossimo a 48 non gli piace. “Sul discorso che ci siano troppe partite è evidente, ma invece che farle diminuire mi pare che aumentino… Penso che per la Nations League dovremmo stare un po’ meglio, siamo positivi anche perché avremo tempo per prepararla, non era come contro l’Inghilterra che i giocatori sono arrivati lunedì e siamo andati in campo giovedì. È quasi impossibile, perché non puoi veramente fare nulla”.
E adesso la Nations League. “È importante. Se siamo arrivati due volte alla fase finale, qualcosa di buono abbiamo fatto. Proveremo a vincerla, prepareremo qualcosa come all’Europeo”.
Intanto l’ultima di campionato, la vittoria del Milan a Napoli. Per la Champions, Mancini ha idee chiare. “Credo che la Champions sia un’altra cosa: il Milan ha meritato la vittoria, poi è chiaro che il Napoli non può vincerle tutte, qualche sconfitta può starci”.
Mancini (Gianluca), Zaccagni e Balotelli. Il Ct spiega tutto. “Gianluca è stato in azzurro anche quando era all’Atalanta, questo vuol dire che noi crediamo nel giocatore, ma poi vanno fatte delle scelte. Zaccagni l’abbiamo fatto debuttare noi, il che vuol dire che ci crediamo. Ci sono delle motivazioni per la mancata chiamata, se è un giocatore è bravo io non mi diverto a non chiamarlo. Balotelli invece è un capitolo chiuso”.