Il Napoli riparte: 2-0 all’Atalanta. Scudetto sempre più vicino

Nella foto: esultanza Khvicha Kvaratskhelia (foto Imago/Image Sport)

Francesco Raiola

NAPOLI Vince il Napoli che fa un ulteriore passo verso il terzo scudetto regolando senza difficoltà l’Atalanta di Gasperini con le reti nel secondo tempo di Kvaratskhelia e Rrhamani.  Un Napoli che ha cancellato subito la sconfitta contro la Lazio e si proietta nella storia riportando la distanza sull’Inter a 18 punti trascinato da un Maradona in festa.  Lo scudetto è sempre più vicino. Solita grande atmosfera al Maradona con i 50.000 pronti a sostenere la capolista. Non fa cambi Spalletti rispetto alla Lazio se non quello forzato di Politano per Lozano, mentre Gasperini stravolge l’attacco puntando sulla coppia Zapata e Hojlund con Pasalic in trequarti: in difesa Scalvini titolare con Toloi e Djimsiti esterni, Maehle e Ruggeri con Ederson e De Roon in mediana. Nel riscaldamento problema ad un polso per  Meret, al suo posto esordio per Gollini. 

Inizio subito su ritmi molto intensi con gli azzurri molto aggressivi che sfiorano dopo cinque minuti il vantaggio con Poltiano che chiude un grande scambio con Zielinski con Musso che devia in angolo. Ammonito Ruggeri al quarto d’ora per un brutto fallo su Di Lorenzo seguito poco dal giallo per Osimhen scomposto a metà campo su Ederson. Ancora Musso decisivo prima della mezz’ora quando salva ancora in angolo su Kvaratskhelia autore di un grande spunto sulla sinistra ma la conclusione è troppo sul primo palo coperto bene dal portiere atalantino. Giallo anche per Scalvini costretto ad atterrare Politano in fuga sulla destra poco prima di entrare in area. Ancora Musso tiene in partita l’Atalanta a cinque dalla fine con una grandissima parata in tuffo su tiro di Politano a botta sicura. Costretto subito dopo al cambio Gasperini che perde Djimsiti per infortunio, al suo posto Demiral. Primo tempo che si chiude a reti bianche. 

Cambia nell’intervallo ancora Gasperini che gioca la carta Muriel al posto di Hojlund. Azzurri subito vicini al gol stavolta con Osimhen in acrobazia su assist di Politano ma la conclusione è troppo centrale per impensierire seriamente Musso. Pericoloso invece il nigeriano di testa sempre su assist di Politano di pochissimo a lato a Musso battutto. Ma è il preludio al vantaggio napoletano meritatissimo che arriva al quarto d’ora con Kvaratskhelia che su assist di Osimhen fa impazzire mezza difesa bergamasca e la mette sotto al sette: esplode il Maradona. Al ventesimo doppio cambio per Spalletti: fuori Politano, tra i migliori, per Elmas e Zielinski per Ndombelè. Risponde subito Gasperini che toglie Maehle e Pasalic per Zappacosta e Boga. Ci prova Muriel al primo tiro bergamasco al 71esimo  ma Gollini copre il palo e devia in angolo. Problemi per Kim che deve lasciare il campo ad un quarto d’ora dalla fine, al suo posto Juan Jesus. Ma il Napoli non si ferma e arriva subito il raddoppio sugli sviluppi di un angolo calciato perfettamente da Elmas svetta Rrhamani che insacca. Apoteosi a Fuorigrotta. Cinque minuti finali per Simeone e Zerbin al posto di Osimhen e Kvaratskhelia che escono fra la standing ovation del Maradona, mentre spiccioli per Lookman per Toloi nel finale. Quattro di recupero concessi da Colombo, dove il Napoli gestisce bene il tempo.

Grande reazione per la squadra di Spalletti che cancella il passo falso contro la Lazio di Sarri e fa un passo decisivo verso il terzo scudetto. Devastata l’Atalanta mai pericolosa. Per gli azzurri adesso testa alla Champions, mercoledì al Maradona arriva l’Eintracht.