Verso Roma-Juve. Allegri: “Entrare in Champions con -15 è come vincere tre scudetti”

Nella foto: Massimiliano Allegri eJosé Mourinho (foto Daniele Buffa/Image Sport)

Augusto Riccardi

TORINO All’Olimpico, domani sera alle 20.45, c0’è Roma-Juventus, la madre di tutte le partite. Sfida fondamentale nella corsa alla Champions, soprattutto dopo la vittoria della Lazio al Maradona contro il Napoli. “Per noi la partita di domani sera è importante, andiamo a giocarci uno scontro diretto con la Roma e serve staccare chi è dietro, iniziare a staccare il Bologna e non è semplice. Davanti siamo lontani per ora, vediamo passo dopo passo e l’evoluzione del campionato. L’importante è andare a Roma e fare una bella partita”.

Un pensiero alla Champions, nonostante il – 15. “Andare in Champions League con -15 è come vincere tre scudetti, non uno. La rincorsa in Champions è impossibile, difficile, quasi impossibile. Al momento la squadra ha fatto 50 punti, sul campo stiamo facendo. Tra quelle davanti rimarrà fuori una tra Inter, Milan, Lazio e Roma. C’è anche l’Atalanta che ha 41 punti e può rientrare, ci sono 42 punti in gioco e tutto è ancora da giocare per loro. Noi dobbiamo fare una passo alla volta, non possiamo guardare a loro perché sono talmente lontane…”.

Nella foto: Allegri e Dybala (FOTO DI SALVATORE FORNELLI )

Davanti una Roma vogliosa di riscattare la sconfitta di Cremona. “Sta facendo un ottimo campionato, è in lotta per un posto in Champions. In casa credo sia la prima squadra in Europa, o tra le prime 3, ad aver subito meno gol. Solo 5 in 11 partite, viene da 4 vittorie in casa senza prendere gol. Sarà una bella partita, in uno stadio pieno. Troveremo anche una bella giornata primaverile, dobbiamo essere bravi a fare una bella gara. Dybala? Paulo è un giocatore che ha dimostrato nei numeri, nei gol che è importante. Lo è per la Roma, lo è stato per la Juve. Lo affronteremo sapendo le sue caratteristiche, sicuramente gli va dato un occhio di riguardo perché quando si avvicina all’area è pericoloso”.

E poi c’è la sfida con Mourinho. “Se mi accomunano a lui sono molto contento, ha vinto 26 trofei in carriera e non sono pochi. A Roma sta facendo un ottimo lavoro, la Roma era da qualche anno che non lottava per entrare in Champions, ha fatto 44 punti. Mi dispiacerebbe se domani non ci fosse, spero di vederlo in campo. Secondo me una volta che l’allenatore viene buttato fuori dalla partita gli si può dare una multa, poi la volta dopo deve essere in panchina. Con le multe si può magari aiutare chi ha bisogno”.

Capitolo formazione. “Bisogna avere pazienza e calma nel mettere giocatori che non giocano da tanto tempo. Abbiamo anche il Friburgo giovedì, sono importanti i cambi dalla panchina e che entrino come l’altra sera col Torino quando sono stati determinanti. Sono contento di averli tutti a disposizione, verranno fatte delle scelte: a tutti piace giocare 90 minuti in tutte le partite ma è impossibile. Pogba ha fatto allenamento e sta bene. Normale non abbia minutaggio, ma saràun’ottima soluzione in panchina. Milik tornerà dopo la sosta, Kaio Jorge non è ancora a disposizione, Miretti torna a disposizione e gli altri ci sono tutti. Paredes sta bene, domani valuterò, poi torna Locatelli. Abbiamo tutti a disposizione, anche Barrenechea che ha fatto un’ottima partita l’altro giorno. Non ho problemi a mandare in campo giocatori perché son tutti affidabili”.

Di Maria potrebbe partire dalla panchina. “Credo abbia fatto 4 partite, le ultime le ha sempre giocate. A La Spezia è entrato 35 minuti, è importante che quando gioca, a prescindere dai minuti, determini come ha fatto in queste partite”.