Francesco Raiola
NAPOLI Ancora una volta è il Napoli ad inaugurare la giornata di campionato nell’anticipo di domani sera contro la Lazio dell’ex Sarri, che proprio cinque anni fa sfiorò lo scudetto tanto atteso dai tifosi azzurri a cui non bastarono i 91 punti ottenuti. Incrocio di emozioni e di coincidenze che Spalletti in conferenza non nega: “Ci portiamo dietro un metodo di lavoro e una cultura di anni. Abbiamo idee simili di calcio, a parte che piace ad entrambi indossare la tuta, piace comandare il gioco con il possesso palla. Poi è fondamentale capire dove porta il possesso e quindi alternare giocate orizzontali e verticali. Maurizio qui è stato un Masaniello, un capopopolo, io non voglio stare dietro ai paragoni”.
Sull’attesa in città dello scudetto, Spalletti mantiene alta l’attenzione e avvisa: “Vogliono farci rilassare per questo dico ai tifosi di non dare retta a chi vuole farci alzare le braccia dal volante ed esultare. Abbiamo tante curve ancora da affrontare. Vogliamo i tifosi al nostro fianco”. Sull’obiettivo a lungo termine: “Chi fa questo lavoro punta sempre al massimo e vincere ma io non sono quello che si accontenta di vincere lo Scudetto un anno e poi dopo fallire, a me piace collaborare con la società per discorsi corretti e centrare gli obiettivi comuni”.
Sugli elogi ricevuti da Osimhen: “Bisognerebbe ascoltare anche chi gioca meno, ma per me è facile lavorare con chi ha grandi capacità di ascolto. Loro sono gli artefici di quello che stanno facendo”. Ancora su Sarri che lamentò di uno scudetto perso in albergo: “Sicuramente quel risultato influì sullo scudetto, ma se determinate cose non vanno, io credo di essere il primo responsabile, a prescindere anche dagli errori degli arbitri”. Su chi sta sminuendo il Napoli parlando di campionato poco competitivo, Spalletti smorza: “Noi pensiamo al nostro lavoro, agli avversari domenica dopo domenica. Stiamo facendo cose straordinarie, al di là dei risultati, qui non si tratta di 3-4 vittorie che inanelli, ma è la continuità con cui scendi in campo. Non ci interessa il distacco dalle seconde, ma lo spirito con cui si scende in campo anche come abbiamo fatto contro l’Empoli in 10 contro 11”.
Questa squadra può aprire un ciclo: “Può succedere, perché chi entra, chi gioca poco ha qualità enormi. Elmas ha qualità enormi, Raspadori è il futuro del calcio italiano e De Laurentiis ha fatto un investimento importante. Importanti sono Gaetano e Zerbin, cosi come Zedadka. Sono basi ottime per una società sana e forte come il Napoli”. Ancora una volta si raggiungeranno i 50.000 al Maradona con Spalletti che dovrà rinunciare a Mario Rui espulso ad Empoli, squalificato per due turni, ma non sono attesi ulteriori cambi se non la conferma di Olivera in difesa. In attacco solito dubbio tra Lozano e Politano nel tridente, con il messicano ancora una volta favorito, visto il suo grande stato di forma. Fischio di inizio alle ore 20.45. Arbitro del match il sig. Pairetto di Nichelino.