Champions, Conte amaro: “Una battaglia, ma c’è sempre il ritorno”

Nella foto: Antonio Conte (foto di SALVATORE FORNELLI )

 Non è totalmente soddisfatto, ma guarda avanti con fiducia. Antonio Conte, non boccia il suo Tottenham e pensa già alla gara di ritorno a Londra. “Questa è stata una battaglia incessante, difficile per noi e per loro fare un bel gioco. Quel gol al sesto minuto ci ha tagliato le gambe, potevamo fare molto meglio in quel frangente. E poi bisogna provare, quando si affronta il Milan devi stare attento alla fase difensiva perché loro in contropiede possono farti male e così è stato. Questa era l’andata degli ottavi di finale, c’è ancora il ritorno e sono sicuro che nel nostro stadio i nostri tifosi creeranno un’atmosfera che ci solleverà e motiverà. I ragazzi ci hanno messo impegno, volontà, voglia e determinazione. Inevitabile che andare sotto 1-0 dopo 5 minuti per il Milan si mette in discesa. Poteva fare il tipo di partita che esaltava le caratteristiche dei giocatori forti in ripartenza. In più c’è un punto di riferimento come Giroud che tiene palla e ti allunga la squadra. Non sono deluso sulla prestazione. Serve fiducia nel reparto avanzato, ma c’è stato grande impegno e grande volontà. Il mio compito è dimostrare ai calciatori che ho grande fiducia in loro. Dobbiamo migliorare, prepararci per i prossimi impegni di Premier ed FA Cup, poi ci sarà la gara di ritorno”.

Emozioni per il ritorno a San Siro. “Tornare qui è unico. Considero questo uno stadio storico e bellissimo. Così gremito è bello, si è riacceso l’entusiasmo a Milano e questo mi fa piacere. L’atmosfera era contraria a noi, si sono fatti sentire in modo importante. Mi auguro che accada lo stesso per noi quando giocheremo in casa. Tornare in Italia? Cerco di vivere il presente, son successe tante cose. Ma sapete che da italiano ed ex ct della Nazionale l’Italia è nel mio cuore e non ci sarà problema tornare un giorno”.

Conte tranquillizza tutti sulle sue condizioni di salute dopo l’intervento. “Dopo soli 8 giorni d’operazione c’era il rischio di creare problemi e nella partita precedente c’era Christian (Stellini) che ha cercato di trasferire le mie idee alla squadra. Oggi sono riuscito a interagire meglio rispetto alla scorsa partita ma credo che dalla successiva sarò al 100% dando il mio contributo come sempre”.

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