Sempre diretto, come sempre, José Mourinho commenta la vittoria della Roma contro l’Empoli. E lo fa ribadendo amore per questa maglia, togliendosi qualche sassolino dalla scarpa: “Potevo andare via a dicembre, invece sono rimasto. A volte sembra che la Roma sia in difficoltà e che debba andare in Serie B, ma la realtà è che siamo lì davanti a lottare con squadre fortissime”.
Dimenticata la Cremonese, ma José spiega le differenze tra le due partite. “Oggi abbiamo giocato con la squadra al momento più forte, c’era un piano di gioco perfettamente definito, anche se poi l’intensità si è abbassata e il modo di giocare è cambiato. Purtroppo questa è la nostra natura adesso, ma sono contento perché riusciamo a giocare anche con qualche limite. Abbiamo fatto tre punti contro un’ottima squadra, l’ho detto anche a Zanetti, la considero una grande vittoria. Ma tutto questo c’è chi capisce, chi non capisce, chi fa finta di non capire. Se giocavamo con questa formazione con la Cremonese eravamo in semifinale, ma magari non vincevamo oggi. Facciamo il massimo, lavoriamo tanto, ma questa è la realtà. Avevo detto ai ragazzi che dovevamo entrare in campo con uno zaino pieno di frustrazione per l’ultima sconfitta, ma che dipendeva solo da noi, non potevamo contare su nessun altro. Fischi a Pellegrini? Ha giocato 95’ mercoledì, ha giocato 94’ con l’Empoli e non è facile. Pellegrini ha un allenatore che lo rispetta e rispetta tutto quello che fa per la squadra. Su 60.000 persone, magari arrivano fischi da 20-30-50 persone…”.

Abraham è tornato protagonista, e Mou se lo gode. “Ha vuto un periodo che mi ha fatto sorgere qualche dubbio, non sulle qualità, ma sul momento, che è stato difficile. Ora gioca in un modo in cui anche senza segnare riesce a dare un grandissimo contributo. Oggi ha fatto tutto benissimo, anche nel secondo tempo, tenendo palla e dando tempo alla squadra di ricompattarsi. Ha avuto ottime interazioni con Dybala e Pellegrini, sta vivendo un momento positivo. Belotti? Ovviamente ci sarà bisogno anche di lui. È arrivato tardi, ha avuto due infortuni, adesso è in una buona condizione e in Coppa Italia ha fatto bene, al di là del gol. Ha fatto un lavoro paragonabile a quello di Abraham oggi. Sta crescendo la sua fiducia e la mia fiducia in lui, però si gioca in undici, questa è la realtà. Tante squadre tengono in panchina giocatori incredibili, ma venite a chiedere a me di Belotti. Anche quei 30 secondi che ha giocato mi hanno aiutato a vincere la partita”.
L’ultima è sulle situazioni legate a Zaniolo e Smalling, con l’inglese in scadenza du contratto. “Zaniolo è un problema della società, deve risolvere con loro, non con me. Per convincere Smalling a rimanere non posso fare niente”.