Persa un’occasione irripetibile. Ora subito in piedi

Stefano Sale *

Sgomento. L’impensabile. Sul più bello. Mai ci era capitato di essere quasi felici per una sconfitta. Al Maradona la Roma disputa un’ottima partita, ne esce con zero punti ma dalla reazione della piazza sembra quasi una vittoria. La foto di famiglia, l’unità del gruppo, il segnale forte della società per chi non vuole farne parte. Mourinho riesce anche in questa impresa. Tutto sembrava in discesa, la classifica, le prossime partite “abbordabili” e la strada quasi spianata per arrivare in finale di Coppa Italia. E la ciliegina, il ritorno di Gini Wijnaldum in squadra. Il preludio. Stadio pieno, tanto entusiasmo per una serata difficile da immaginare. Ed invece arriva una mazzata tremenda. Contro l’ultima in classifica che mai aveva vinto una partita finora. Quella Cremonese che però aveva già eliminato il Napoli, che aveva dato filo da torcere anche a Inter e Juve. Un campanello d’allarme che però è stato ignorato. Con tutto il rispetto, una partita da dentro o fuori non si può affrontare con una squadra zeppa di seconde linee e giovani promettenti. Se davvero qualcuno doveva rifiatare si poteva scaglionare meglio, con un turnover più leggero, anche nelle prossime partite. Le scelte e le spiegazioni del tecnico questa volta non le condivido. Abbiamo peccato di presunzione, troppi giocatori importanti fuori, chi è subentrato era impreparato a sostenere la baracca, e lo si è visto dopo quando siamo dovuti correre ai ripari. Ma ormai era troppo tardi. Nel secondo tempo abbiamo creato di più ma anche sbagliato tanto per la frenesia di dover rincorrere due gol. L’autorete di Celik subito in avvio di ripresa ci ha affossato, e la clamorosa palla gol fallita da Smalling era la vera chance di poter riagguantare il risultato, con ancora quasi 20 minuti da giocare. Alla fine una delusione enorme. Queste erano le partite di Mourinho, quelle che lui non sbaglia mai, che ti portano in fondo fino alla finale, quest’anno come mai alla portata, un occasione quasi irripetibile. Adesso non rimane che dimenticare tutto in fretta. La paura è di subire un contraccolpo psicologico, non possiamo permetterci di buttare tutto all’aria,  l’Empoli è squadra ostica, vedi Inter, dobbiamo assolutamente ripartire, non possiamo fallire l’obiettivo Champions, con la Juventus fuori dai giochi, questa è un’ altra occasione irripetibile. Aspettando il Salisburgo in coppa. Per finire, a Zaniolo dico che un comunicato ad un agenzia di stampa non ci scalfisce affatto, si è messo all’angolo da solo e cerca una via d’uscita, che non c’è. Ma una possibilità c’è, venga allo stadio, prenda un microfono e chieda perdono davanti a sessantamila persone, mandi via il suo procuratore, non prenda più consigli scellerati dal suo entourage, rinnovi il contratto per altri due anni alle cifre e condizioni della società, e si rimetta a disposizione. Sono sicuro che lo stadio tornerà a cantare “Nico Nico”. Saluti. 

*Roma Club Dublino, tifoso Roma