Pagelle Francia: Mbappè non basta

Nella foto: Kylian Mbappè (foto Imago/Image Sport)

Lloris 6 – In realtà può farci poco, sui gol dell’Argentina. Ma da lui, dal capitano, forse sarebbe dovuta arrivare una scossa verso i suoi ben prima. Fa comunque il suo sulla porta, come in occasione del tiro di Lautaro da cui poi arriva il gol di Messi nei supplementari.
Koundé 5.5 – E’ quello che sembra avere meno responsabilità nelle difficoltà transalpine nell’arco dei primi 80 minuti. Anzi, prova a chiudere linee di passaggio un po’ ovunque, anche se a volte con poca fortuna. Dal 120′ Disasi sv.
Varane 4.5 – Il centrale che si candidava a poter diventare il migliore d’Europa agli esordi col Real Madrid si è perso. Le frecce argentine lo trafiggono da ogni dove, facendolo andare in confusione. Dal 113′ Konate sv.
Upamecano 5 – Soffre terribilmente. L’immagine della sua partita però è quella della fine del primo tempo supplementare, con la scivolata su Lautaro che regala speranza ai suoi. Peccato che poi Messi abbia idee diverse dalle sue.
Theo Hernandez 4.5 – Il suo apporto dura pochi minuti, quelli iniziali in cui prova a duettare con Mbappé. Poi perde una quantità infinita di palloni e soffre terribilmente le incursioni di De Paul e MacAllister. Dal 71′ Camavinga 5.5 – Gioca terzino sinistro, un ruolo non propriamente suo. Ma con la freschezza, con l’agilità, riesce almeno a stare dietro a Messi nella fase caldissima del match.
Tchouameni 4.5 – Dopo le ottime impressioni delle scorse partite, stecca in parte nell’occasione più attesa. A tratti sembra quasi nascondersi dietro l’avversario per troppa paura di non sapere cosa fare col pallone. E poi quell’errore, al limite dell’orrore, ai calci di rigore.
Rabiot 5.5 – Gli argentini sembrano andare il doppio di lui. Come tutti i connazionali, niente da salvare nei primi 80′. Poi si desta e si ricorda di essere un Duca, dando un contributo in fatto di fisico e intelligenza tattica nel momento più delicato ma resta senza fiato prima della fine. Dal 96′ Fofana 5.5 – Entra quando gli schemi sono saltati, ma il suo ingresso coincide con la resurrezione albiceleste dopo la doppietta di Mbappé.
Dembele 4 – D’accordo, quello su Di Maria è un rigorino. Ma se non avesse neanche toccato Di Maria, il dubbio non si sarebbe neanche posto. Una macchia forte e incisiva sull’economia del risultato, una presenza più dannosa che inutile. Dal 41′ Kolo Muani 7 – Di fatto cambia la partita: non subito, ma dall’80’ all’82’ conquistando il rigore e assistendo Mbappé sul 2-2. Segna il pesantissimo e inutile quarto rigore.
Griezmann 4 – Nel primo tempo si è goduto la finale da una prospettiva privilegiata. Ma come spettatore, non certo come attore protagonista. Non crea, non tocca palloni, non fa movimento. Insomma, non incide in alcun modo. Dal 71′ Coman 5.5 – Ha dato più di qualcosa, l’ingresso dell’ex Juventus. Si piazza in mezzo al campo e con la sua velocità affonda gli stanchissimi argentini, però sbaglia il rigore che fa andare sotto i suoi.
Mbappé 9 – Non fa niente, assolutamente niente, per 80 minuti. Poi si ricorda di essere destinato alla grandezza e gli dei del calcio lo illuminano dall’alto: segna 3 gol in 40′, più il suo calcio di rigore. Totale 4 reti nella finale della Coppa del Mondo. Incredibile che per la Francia non basti. Ma che cosa ha fatto Kylian in Qatar…
Giroud 5 – Il primo a risentire del non gioco e delle difficoltà della Francia è proprio lui. Isolato, mai cercato e mai servito, con l’uscita dal campo prima dell’intervallo sembra pagare anche e soprattutto colpe non sue. Dal 41′ Thuram 5.5 – Prova a creare qualcosa con la fisicità, ma non ha sbocchi. Duetta con Mbappé, ma non lascia tracce particolari.
Didier Deschamps 5 – Chissà, magari i malesseri dei giorni scorsi hanno debilitato i suoi. Ma la Francia praticamente non scende in campo per 80′. Fortuna per lui che Mbappé prova da solo a scrivere una storia diversa, ma non basta…

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