Olanda ai quarti, 3-1 agli Stati Uniti

Nella foto: l'esultanza di Memphis Depay (foto Imago/Image Sport)

Massimo Ciccognani

DOHA (Qatar) Il primo ottavo è olandese: battuti per 3-1 gli Stati Uniti, con la formazione di Van Gaal che va a prendersi il quarto contro la vincente di Argentina-Australia di questa sera. Troppa Olanda per un’America generosa quanto si vuole, colpita al cuore nel primo tempo con due rapidi controgioco dall’Olanda che già all’intervallo è rientrata negli spogliatoi col volto sorridente. E’ finita 3-1 , una bella partita, godibile, che ha premiato la squadra migliore, nel gioco, nella qualità, nelle occasioni, nel ciniscmo dimostrato. Decidono i gol di Depay, Blind e Dumfries, in mezzo il momentaneo 2-1 di Wright.

Le scelte dei due tecnici

In Olanda-Stati Uniti del Khalifa, in campo quattro “italiani” Negli orange l’atalantino De Roon e l’interista Dumfries mentre negloi Stati Uniti ci sono lo juventino McKennie e il milanista Dest. Olanda in campo con il 3-4-1-2 di van Gaal: Noppert; Timber, Van Dijk, Ake; Dumfries, De Roon, De Jong, Blind; Klaassen; Gakpo, Depay. Dal canto suo, Berhalter, tecmioco americano, schiera i suoi con il 4-1-2-3: Turner; Dest, Zimmerman, Ream, Robinson; Adams; McKennie, Musah; Weah, Ferreira, Pulisic.

Tanta Olanda: subito 2-0

Aspetti l’Olanda ma in avvio si vedono gli americani, ben messi in campo, bravi a bloccare sul nascere le folate degli orange. Pulisic fa gridare al gol dopo una manciata di secondi dl calcio d’inizio, ma spara addosso al portiere olandese. E come in tutte le partite che si rispettano, dal gol mangiato a quello incassato, è un attimo. Dumfries, come nell’Inter, è un fulmine di guerra, che si fa tuttoil campo, vee a rimorchio l’inserimento di Depay e lo serve: vantaggio per la formazione di Van Gaal. La partita è godibile, i ritmi si abbassano, con l’Olanda che adesso preferisce agire di controgioco. Stati Uniti che spongono al tramonto della prima frazione, ci prova Tim Weah, Nobbert non si fa sorprendere. Soloun minuto di recupero, squadre che aspettano il fischio per rientrare negli spogliatoi. Ed ecco il raddoppio Ancora Dumfries protagonista: l’interista scappa sull’esterno destro, fa il vuoto alle sue spalle, come in occasione del vantaggio, sfrutta tutto il campo, arriva sul fondo e la mette in mezzo premiando l’inserimento di Blind, conclusione che fa il paio con quella di Depay e finisce in rete: 2-0 all’intervallo. Gli Stati Uniti non hanno demeritato, ma l’Olanda si è mostrata cinica e spietata.

Orange ai quarti

Gli Stati Uniti ci provano subito in avvio con Ream che però si fa anticipare al momento del tiro, ma è l’Oland a sfiorare il 3-0 con l’ennesima percussione di Dumfries che mette in mezzo per Deapy, anticipato da Zimmerman che per nn poco non provoca l’autorete. Prendono campo gli americani in una partita che rimane viva, con l’Olanda che controlla evitando di spendere ulteriori energie provando ad arrotondare il punteggio. Come sul colpo di testa di Depay con Tunner che spisce in angolo dopo aver respinto la prima conclusione dell’atalantino Koopmeiners. Ma gli Stati Uniti hanno ancora birra in corpo e spingono per riaprila. L’occasione capita con Wright che sfrutta un retropassaggio di Depay, si libera anche del portiere, salva Dumfries sulla linea. Ma il gol è nell’aria e arriva a stretto giro. E la riaprono con la firma di Wright: centro rasoterra di Pilisic sul quale si avventa l’attaccante americano che colpisce male di destro, palla che prendeuna traiettoria pazzesca e finisce in rete: 2-1. Gli americani ci credono, si scoprono e l’Olanda, sorniona, colpisce ancora con un tap in di Dumfries che sul secondo palo raccoglie un cross al bacio di Blind e la chiude: 3-1. Olanda ai quarti, con pieno merito. Poco importa che gli Usa escano a testa alta. A sorridere, è solo chi vince.

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