Aspettando gennaio. Sempre con Mou

Stefano Sale *

Facciamo un passo indietro. L’anno scorso in questo periodo più o meno, dall’umiliazione di Bodo in poi, quando Mou cominciò a sentire “puzza di bruciato”, fece lo stesso. Poi sappiamo come è andata a finire, fino alla finale di Tirana. Mourinho ha sempre difeso i suoi giocatori in ogni squadra che ha allenato, e ci ha messo sempre la faccia. Anche stavolta li ha difesi a spada tratta. Fino ad un paio di settimane fa incoraggiava Abraham, e minimizzava perfino sull’uscita repentina di Karsdorp dopo la sostituzione al derby. Mourinho non è impazzito cosi all’improvviso, come qualcuno vuol far credere. Evidentemente anche stavolta ha dovuto cambiare strategia visti certi atteggiamenti ed i risultati in campo.  Quello che sorprende di più, ma neanche troppo, è l’attenzione mediatica sul caso Karsdorp.  Mourinho non ha mai pronunciato la parola “Karsdorp”, l’hanno fatto solo giornali e tv. Alla gogna lo hanno messo loro, non Mourinho. Ma anche se fosse stato “programmato”,  incredibilmente gli stessi media hanno ignorato l’attacco frontale ad Abraham e Dybala, denigrati pubblicamente in conferenza stampa sull’impegno, stato di forma e presunta testa al Mondiale. Un controsenso. In passato quando gli allenatori erano costretti a dimettersi perché qualche senatore gli metteva lo spogliatoio contro, tutti a dare la colpa alla società che non aveva attributi per difendere l’allenatore. Adesso che abbiamo un allenatore che non le manda a dire, al netto di tutti i suoi errori, qualcuno vuole fare il moralista sui modi dell’allenatore.  Pensare che il problema sia Karsdorp, significa non aver capito nulla di Mourinho. Mou non ha bisogno di capri espiatori. Ma a qualcuno piace andare dietro a certi giornalisti. Lo stesso succedeva quando voleva mandare via gente come Villar ma come al solito c’erano i mugugni, dicendo che lui svalutava questi grandi campioni, che campioni non erano. Ma anche qui ha avuto ragione Mourinho. La Roma gioca male e non arrivano i risultati che tutti speravamo. Vero. Ma vorrei vedere il Napoli per 2 mesi senza Osimhen, Kvara, Lobotka e Zielinski, o il Milan senza Leao, Theo, Giroud o chi altro. La Juventus è la riprova. Fino ad un paio di settimane fa era a pezzi, “Allegri out” era il coro dell’Allianz, erano dietro di noi in classifica, ora sono tornati i tanti assenti ed hanno ricominciato a vincere. La Roma è da parecchio senza Wijnaldum, Dybala e Spinazzola, ma soprattutto non sta bene Pellegrini, mancano i gol di Abraham e Zaniolo, poi l’involuto Zalewsky, e tanti altri che ancora mancano all’appello. Non ce lo possiamo permettere. Cosi come le nefandezze di Ibañez che ci impicca il derby contro il catenaccio di Sarri, che fa mezzo tiro in porta, da un assist. Cosi come i tanti gol facili facili mancati da Tammy e Nico, ed il pasticcio clamoroso all’ultimo che ci toglie 3 punti a Sassuolo. Per non parlare della sconfitta immeritata contro l’Atalanta, una partita stregata. Tanti punti buttati. Nonostante tutto la classifica rimane buona, agganciati al treno, a pochi punti dal gruppo che conta. C’è grande rammarico perchè potevamo essere noi al secondo posto, tranquillamente. Specialmente con questo Paulo Dybala, di un altro passo. Ora la sosta fino a gennaio, la tournee in Giappone con quasi tutti a disposizione, ed il mondiale in Qatar che quasi non ci riguarda. L’occasione per recuperare anche mentalmente. Poi il riscatto con tutti gli effettivi recuperati, si spera. Da gennaio comincia un altro campionato. Mou è il nostro portavoce, l’unico con gli attributi, quello che ci difende davanti a tutto e tutti, quello che ha riportato gente ed entusiasmo allo stadio, e quello che ci riportato un trofeo internazionale dopo ben 61 anni. Che abbiamo tutti festeggiato.  Non lo dimentichiamo. E ricordiamoci bene che al Nord i nemici di Milano stanno a Torino e viceversa. E che a Roma invece bisogna guardarsi pure ogni tanto dentro casa. Solo uniti e compatti si vince. Forza e coraggio. Forza Roma!

*Roma Club Dublino, tifoso Roma

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