C’è Roma-Napoli, ma prima di tuffarsi nella dimensione della sfida di domani sera all’Olimpico, Josè Mourinho ha dedicato un ricordo per Francesco Valdiserri, il 18enne, figlio dei colleghi Luca Valdiserri e Paola Di Caro, una coppia di giornalisti, travolto e ucciso da un’auto lanciata a grande velocità sulla Colombo. “Vorrei mandare da tutti noi un abbraccio alla famiglia di Francesco Valdiserri, ai suoi genitori e a tutti quelli che oggi hanno pianto al funerale”.
E poi, eccolo tuffarsi nella dimensione di Roma-Napoli. “Dybala, Wijnaldum, Darboe e Celik non saranno con noi – aggiunge Mourinho – Celik potrebbe rientrare nella prossima giornata di campionato. La condizione degli altri è buona, dopo tante gare di fila abbiamo avuto una settimana di lavoro, abbiamo recuperato e allenato. Non c’è molto altro da dire. E’ la prima in classifica dopo dieci gare ed è una classifica che ha già un significato, questo lo sappiamo. Giochiamo contro i primi. Abbiamo il diritto di giocare, il diritto di pensare che vogliamo tanto giocare e dopo penso che l’opinione generale sia a favore del Napoli. Però qualche volta il favorito perde”.
Molto si attende Mourinho da Zaniolo. “Penso che sia in un momento della sua carriera dove deve pensare a crescere e migliorare. Capire meglio il gioco e la sua interpretazione, in questo senso essendo lui più offensivo è più istintivo. Quando giochi a centrocampo, invece, devi essere più riflessivo, deve capire che in certe zone del campo non si possa perdere la palla. Quello che veramente mi piace tanto di Nicolò è che mi dimostra una crescita da un punto di vista emozionale che di solito un Zaniolo che non inizia la partita è triste, più individualista. Contro la Sampdoria invece comincia dalla panchina con una sola cosa in testa: pensando alla squadra e come aiutarla a vincere. Ha capito l’interpretazione dell’allenatore che pensavo che partendo dalla panchina potevo vincerla. Ho visto uno Zaniolo con grande maturità. Tre partite di squalifica in Europa poi, mi sembrano allucinanti. Anche il rosso preso poteva essere un giallo. Una giornata di squalifica era già una punizione importante, tre partite sono troppe. Per qualcuno che fa un’aggressione allora mi aspetto sei giornate. Intorno a questo ragazzo è sempre tutto troppo amplificato. Non sono contento perché non lo avrò per due gare decisive, ma sono più triste con il giocatore perché perde tre partite. Ma questa è Uefa e domani è un’altra storia”.
Roma che deve incidere di più sotto porta. “Prima di tutto si lavora tanto. Non si lavora solo psicologicamente o tecnicamente, è un insieme di cose. Ci sono giocatori che hanno profili diversi. Noi abbiamo profili di giocatori che segnano poco, ma abbiamo anche profili di giocatori che segnano come Abraham, Belotti, Pellegrini. I gol arriveranno, per questo non sono preoccupato. Un giorno faremo 5 gol con 5 occasioni e i giudizi saranno diversi”.
Di nuovo sfida a Spalletti che ha definito Mourinho un super allenatore. “Non ho sentito Luciano. Ma non penso che sia un bluff. E’ mio amico, è vero e ci rispettiamo. Lui è un bravissimo allenatore e io non sono scarso. Che lui pensa di vincere domani è verità, ma lui sa che non è facile domani. Sa che perdere qui non è un bluff. C’è rispetto per l’avversario. Noi abbiamo giocato contro gli ultimi in classifica e siamo usciti ridendo, ma attenzione che il quarto in classifica non è scarso. Sarà una partita difficile”.
Da tenere d’occhio Kvaratskhelia e come fermarlo. “Se passa davanti a me, magari lo posso calciare (ride, ndr). Ora è troppo facile che tutti sono interessati, unica cosa che interessa è che è andato al Napoli. Il club ha fatto bene e ha un bravissimo giocatore. Magari anche lui ha scelto bene come piazza”.