Armando De Paolis
C’è la Roma a San Siro per l’Inter che vuole ripartire con il piglio giusto dopo lo stop di Udine. Nerazzurri senza Lukaku e Brozovic, ma con la voglia addosso di invertire la tendenza. Paola di Simone Inzaghi: “”Sarà una gara molto impegnativa, fatta di duelli. Incontriamo una squadra forte, che si è rinforzata, ha qualità e un grande allenatore. Dobbiamo prepararci bene, ieri è stato il primo giorno in cui ho rivisto tutti i ragazzi dopo la sconfitta di Udine. Si è analizzata quella gara e nel frattempo si è cercato di preparare una gara importante nel nostro stadio. Se questa pausa ha fatto bene, lo sapremo domani, anche dopo la partita. Noi sappiamo che la sconfitta di Udine è arrivata a causa nostra, siamo stati sotto il nostro standard e abbiamo preso due gol su palla inattiva per disattenzioni nostre. Abbiamo concesso una punizione e un calcio d’angolo da palla nostra, ci abbiamo messo del nostro: sappiamo di dover fare di più”.
Big match finora non andati come da previsione. “Dobbiamo fare di più e meglio. Lascerei da parte il Bayern Monaco, squadra di un altro livello: con Milan e Lazio dovevamo e potevamo fare meglio. Lo sappiamo, domani abbiano un altro scontro diretto contro una squadra forte e cercheremo di portarlo dalla nostra parte”.
Sente la fiducia della società e si sente tranquillo. “La società è sempre presente. Parla la mia storia: dopo lavoro io aumentano i ricavi, dimezzano le perdite e arrivano i trofei. Così è stato alla Lazio, così all’Inter. Sappiamo di avere qualche punto di ritardo, stiamo lavorando: il tempo nella sosta non è stato tantissimo, avendo avuto via tanti giocatori. Però già da ieri l’analisi di Udine è stata lucida, l’allenamento mi ha confortato: ora facciamo parlare il campo. A rischio noi allenatori lo siamo sempre, in ogni partita, in ogni allenamento, vanno prese decisioni. Sappiamo di avere qualche punto di ritardo, stiamo cercando di lavorare e vedremo cosa dirà il campo. Io sono tranquillo, lavoro giornalmente con il mio staff e i miei giocatori. Ho la tranquillità giusta. Dobbiamo fare tutti di più, io in primis. La prima disattenzione la paghi, sia in Serie A che in Champions: il nostro percorso in Europa lo stiamo facendo, in campionato abbiamo qualche punto di ritardo rispetto alle avversarie. Ci sono state tante critiche: ho ascoltato quelle costruttive, quelle venute ad arte le ho lasciate stare. Però la squadra è matura, sa di dover e poter fare di più. Nel calcio, contano vittorie, sconfitte e trofei: fortunatamente in questi sette anni sono sempre riuscito a portare trofei, ricavi e poche perdite alle mie società. Spero di continuare a farlo. Adesso abbiamo qualche punto di distacco, ma tutto sommato mi sembra una classifica che vede Atalanta e Napoli avanti con merito: poi altre squadre hanno perso qualche punto vuoi per episodi e vuoi per infortuni, ma col lavoro risaliremo”.
La Roma avversario tosto. “È una squadra forte, fisica, l’anno scorso insieme a Milan e Inter è stata l’unica italiana che ha vinto. Ci siamo incontrati tante volte: troveremo una squadra migliorata, che ha inserito giocatori importanti, sta avendo un buon cammino in campionato e in Europa. Ha avuto, come noi, tanti giocatori fuori con le Nazionali. Ora bisogna vedere chi arriva pronto sul campo”.
Capitolo formazione. Asllani c’è. “È un giocatore scelto, da me e dalla società, che sta facendo bene. Sta lavorando bene, domani sicuramente comincerà la partita, a centrocampo ho delle difficoltà perché ho Asllani, Mkhitaryan, Barella e Calhanoglu in questo momento. Sono in quattro, tre cominceranno e uno no, perché anche Gagliardini negli ultimi due giorni non è riuscito ad allenarsi, vediamo se riuscirà a venire in panchina almeno. Lukaku? C’è stato un rallentamento che ci toglie un giocatore importante. È passato un mese, ma servirà un po’ di tempo ancora. Gosens o Dimarco? Ho giocatori che stanno bene, sono contento che Robin si sia rimeritato la nazionale, perché ha fatto bene in Champions. Ho lui, Dimarco e Darmian: dopo l’allenamento di oggi sceglierò in quel ruolo”.