L’Italia pronta a ripartire. Mancini: “Giocare bene e vincere, il nostro obiettivo”

Nella foto: il ct Roberto Mancini

Massimo Ciccognani

Riecco l’Italia di Roberto Mancini, pronta ad affrontare le ultime due partite della Nations League contro Inghilterra e Ungheria. Proprio i magiari sono in testa alla classifica con 7 punti, seguiti da Germania a 6, Italia a 5, Inghilterra a 2. Va da sè l’importanza di questi due confronti dove, come ha ribadito il ct Mancini, sarà importante il risultato. “Sarà importante il risultato, questo è un gruppo dove può ancora accadere di tutto. Dobbiamo provare a vincere entrambe le partite per provare ad arrivare primi. Poi, insieme ai giocatori più esperti, ci sono anche alcuni dei giovani chiamati a giugno”.

Sulle convocazioni il ct spiega alcune scelte. “Spinazzola mi ha chiamato e mi ha detto che non si sente benissimo, ha bisogno di lavorare due settimane e l’ho lasciato a casa. Gli altri li ho lasciati a casa perché sono due partite, non volevo chiamarne tantissimi. Di bravi ne sono rimasti a casa diversi, ma ho pensato fosse giusto così visto che tante gare le stanno giocando”. 

Il problema rimane quello degli attaccanti ma in serie A, escluso i soliti noti, sono tutti stranieri. “Sicuramente è anomalo – aggiunge il Ct – Purtroppo le grandi squadre da un po’ di tempo hanno tanti attaccanti stranieri. L’unico che è lì da un po’ di tempo è Immobile: speriamo non sia un processo irreversibile e che presto possano uscire 2-3 attaccanti che possano dare un futuro alla Nazionale. Non è un problema piccolissimo”.

Tatticamente l’Italia non cambierà molto, quello che conta è giocare bene. “Credo che bisogna cercare di avere sempre la stessa personalità nel giocare, questa è la cosa più importante. Poi non credo il sistema possa variare tante situazioni, abbiamo giocatori che nei club giocano in molti casi 3-5-2 ma sono calciatori polivalenti. La priorità deve essere giocare bene”. 

L’ultima uscita, è stata pesantissima, il 5-2 incassato dalla Germania. “Non fa mai piacere perdere 5-2, ma anche in quella gara ci sono state cose buone. A volte servono anche partite così per vedere dove migliorare, eravamo alla quinta partita al termine di una stagione e abbiamo fatto un po’ di fatica, ma credo la partita ci sia servita, soprattutto ai più giovani che hanno fatto esperienza. Nelle prime partite della Nations League, vista la situazione e l’assenza dei ragazzi dell’Europeo, abbiamo fatto bene con cinque punti”. 

Oltre Spinazzola, altre assenze importanti. “Verratti non ce la fa, ha preso un colpo e probabilmente al suo posto chiameremo Frattesi. Tonali credo non sia un grande problema, Pellegrini lo valutiamo tra oggi e domani, mentre Politano sta abbastanza bene. Scamacca? Giochiamo contro l’Inghilterra che è una squadra fisicamente abbastanza forte. Scamacca è andato in un campionato difficile e ci vorrà un po’ di tempo per capire il calcio inglese: 3-4-5 mesi ci vorranno per capire e giocare in Premier League, il tempo è dalla sua parte e credo il campionato lo possa aiutare. Insigne probabilmente sarebbe venuto, ma ha avuto un problema famigliare molto grave”.

LO stato d’animo, nel periodo che immette sul mondiale, non è certo dei migliori. “Fino a dicembre non sarà semplice. I giocatori hanno i club, ma per noi sarà molto difficile. Però, come ho detto prima, dobbiamo ritrovare entusiasmo e quella spinta deve darcela il fatto che abbiamo vinto il campionato d’Europa. Dobbiamo ripartire da questo. Da quando abbiamo iniziato 4 anni fa a oggi i giocatori italiani sono diminuiti, ma noi non possiamo fare nulla di più rispetto a ciò che sta facendo. Chiamiamo anche chi è in Serie B, un po’ di difficoltà le abbiamo ma dobbiamo andare avanti per la nostra strada”. 

Il Napoli è la squadra del momento e si gode tanti convocati. “E’ una squadra che ha qualche italiano in più degli altri, 3 sono qui da molto tempo ma anche Politano in fondo ha sempre fatto parte del progetto. Raspadori è un giocatore che può fare entrambi i ruoli, la mezzapunta e la punta, il fatto di giocare in Champions League credo gli faccia bene”. 

L’ultima è per la tragedia che ha sconvolto le Marche. “Ero proprio lì, non ho mai visto piovere così tanto. E’ accaduto il disastro a 10 kilometri da casa mia, non dovrebbe più accadere ma lo diciamo sempre dopo… Bisognerebbe sistemare le cose prima. Provo davvero un grande dispiacere”. 

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